Plusvalenze, iniziato il processo FIGC: cosa rischiano i club
Ha preso il via alle ore 10:00 odierne, il processo in Tribunale sulle plusvalenze fittizie. Nella vicenda sono coinvolte 11 società, di cui cinque di Serie A (Juventus, Napoli, Samp, Empoli e Genoa), due di Serie B (Pisa e Parma) più le varie Pro Vercelli, Pescara, e le non più affiliate Chievo e Novara. Sono a rischio inibizione anche 61 dirigenti. L’udienza si svolgerà in videoconferenza davanti al Tribunale federale.
Processo Plusvalenze: ecco cosa rischiano le società coinvolte
Inizierà a parlare la Procura Federale per prima, che farà le sue richieste, definendo le possibili sanzioni per i club coinvolti. Chi rischia più di tutti sono il Pisa ed il Parma. Le due società potrebbero essere addirittura penalizzate a livello di punti in classifica, retrocessione o addirittura esclusione dal rispettivo campionato. Per le due squadre di Serie B, si fa riferimento al comma 2 dell’articolo 31 del Codice di giustizia sportiva, che prevede le ferree sanzioni appena citate. Secondo l’accusa, l’aver gonfiato le plusvalenze sarebbe stato determinante per l’iscrizione dei due club al campionato di Serie B. La penalizzazione nei confronti di Pisa e Parma, dunque, potrebbe essere più pesante. Diversa la situazione degli altri club coinvolti nel processo relativo alle plusvalenze. Per loro si parla soltanto di maxi multe e eventuali inibizioni.
Come continuerà il processo
Il processo andrà avanti fino a venerdì, e le sentenze dovrebbero arrivare subito dopo Pasqua. I tempi sono veloci anche grazie al nuovo Codice di giustizia sportiva stilato dalla Federcalcio. Dopo il primo grado, la sentenza della Corte sportiva d’appello è attesa già per metà maggio, o massimo per la fine della stagione sportiva in corso.