Pirlo come Zidane e Guardiola: obiettivo Champions al primo colpo
Come risaputo, da anni, ormai, l’obiettivo e il sogno della Juventus è uno e uno soltanto: la Champions League. Un trofeo che manca in bacheca, addirittura, da ben 24 anni. Era, infatti, il 1996 e, a Roma, Vialli alzava la coppa dalle grandi orecchie con accanto un giovane Alex Del Piero.
Un sogno diventato obiettivo a maggio del 2015. La Juventus, passata da Conte ad Allegri, raggiungeva, un pò a sorpresa, la finale contro il Barcellona, perdendola. Negli anni successivi, dunque, è stata allestita una rosa sempre migliore. Prima, i bianconeri, hanno tentato l’assalto nuovamente con il gioco pragmatico di Allegri e, poi, hanno cercato la via della vittoria affidandosi a un allenatore noto per il bel calcio, Sarri. Tentativi falliti che hanno portato all’esonero di entrambi i toscani.
La Juventus non si è arresa, comunque, e quest’anno ci riproverà con un uomo capace di vincerne due da giocatore, Andrea Pirlo. Pirlo che, tuttavia, è un esordiente assoluto sulla panchina e che, appunto, debutterà in Champions, da tecnico, stasera contro la Dinamo Kiev.
La scelta di affidarsi a un allenatore che non ha alle spalle nemmeno una presenza in Champions League potrebbe sembrare azzardata. Il tempo ci dirà se lo è. Tuttavia Pirlo non sarebbe il primo a vincere il massimo torneo continentale al primo colpo.
L’ultimo il subentrante (come Di Matteo nel 2012) Flick nell’agosto scorso. Il primo, invece, fu Josè ‘Pepe’ Villalonga nel 1956, capace di alzare la coppa dalle grandi orecchie con il Real Madrid. Un’impresa, quella di vincere all’esordio, con i Blancos, ripetuta da Miguel Munoz nel 1960, da Del Bosque nel 2000 e, recentemente, da Zinedine Zidane nel 2016. Nel mezzo anche i due allenatori inglesi Tony Barton (Aston Villa), Joe Fagan (Liverpool) e l’olandese Guus Hiddink con il PSV Eindhoven nel 1988. Senza dimenticare l’ultimo prima di Zidane, un ex regista di nome Pep Guardiola.
Chissà se l’ex regista Pirlo seguirà le orme di Guardiola e di Zidane. Di sicuro vincere al primo colpo si può. L’obiettivo, dunque, è fissato.