Pinamonti: “Io calciatore di seconda fascia? Chi lo pensa non capisce nulla”
Andrea Pinamonti sta provando a diventare finalmente grande al Sassuolo. Dopo gli anni passati all’Inter, senza riuscire mai a mettersi veramente in mostra e la buona stagione trascorsa all’Empoli, il centravanti è in Emilia che sta cercando il proprio posto nel mondo. L’avvio di campionato, sino a questo momento, non è stata entusiasmante. Praticamente sempre titolare, il classe 1999 ha realizzato solo 2 gol ed entrambi su calcio di rigore. Pinamonti nelle scorse ore ha rilasciato un’intervista al Quotidiano autonomo del Trentino. Di seguito ecco i passaggi salienti delle sue dichiarazioni.
Pinamonti: “L’Inter per me è stata un sogno”
“L’arrivo a Milano per me è stato il famoso sogno di ogni bambino che si stava realizzando. Per la prima volta stavo fuori casa senza i genitori; all’Inter furono bravi nel non farmi mancare nulla. Superai la nostalgia pensando a quei miei compagni che provenivano da Paesi stranieri e, quindi, con genitori lontani. A 16 anni mi proposero il mio primo contratto da professionista aggregandomi alla Primavera, con ragazzi tre anni più grandi di me. Spesso ci si allenava assieme alla prima squadra e trovarsi di fronte a dei miti, magari proprio i tuoi miti, era emozionante”.
“Il mio idolo era Icardi, allenarmi con lui era fantastico per me. Lui con me si è sempre comportato bene, in maniera gentile, mi ha aiutato tanto”.
“Questo è il passato. Adesso sto bene al Sassuolo e, no, non sono di passaggio. Il Sassuolo ha investito molto per avermi e qui ho tante aspettative. Voglio conquistarle ma con testa perché le ambizioni, a volte, possono diventare dei limiti. Qui c’è il clima giusto”.
“Per quanto riguarda quelli che dicono che io sono un calciatore di seconda fascia, penso che chi la vede così capisce poco o nulla. Sapete quanti ragazzi fanno il mio stesso percorso ma in Serie A non ci arrivano? Oppure la raggiungono ma tornano subito indietro? Credo di essere uno dei pochi giovani passati dalle giovanili alla Serie A senza essere mai stati in B. Io lavoro per dimostrare che valgo questa categoria”.