Perchè Khvicha Kvaratskhelia è cosi speciale
Era chiaro sin da quel Georgia-Svezia dello scorso novembre che Khvicha Kvaratskhelia sarebbe stato un calciatore speciale, e che ben presto gli si sarebbero aperte le porte dei più grandi palcoscenici europei. In quella partita il gioiello partenopeo aveva realizzato una doppietta “strana”, ben lontana, in termini di modalità, dal suo scintillante stile di gioco, ma allo stesso tempo impattante e tremendamente significativa per il modo in cui è arrivata.
Ai tempi ciò che stupiva maggiormente di lui era la sua capacità di dominare gli avversari in ogni zona del campo, guidato da un’incrollabile dedizione e da un amore immacolato verso questo sport. Come potete immaginare l’interesse di tanti club europei non è tardato ad arrivare, ma il Napoli è stato più sveglio di tutti, e se lo è assicurato per una cifra intorno ai 10 milioni di euro: un prezzo bassissimo, se calcoliamo i parametri odierni del mercato. Il calciatore è cresciuto magnificamente sotto ogni aspetto all’ombra del Vesuvio e tutti ne tessono le lodi, tanto che a Napoli sono già in vendita statuette e simpatici gadget che lo raffigurano, e il nome di Maradona è già associato al suo.
Come Khvicha Kvaratskhelia si è preso il Napoli
Il georgiano aveva ed ha sulle proprie spalle la pesante eredità di Lorenzo Insigne, l’uomo più significativo dell’ultima decade (e oltre) napoletana, nonché simbolo di una città intera fino al suo addio; un fatto che da un punto di vista mentale, soprattutto per un 21enne, può pesare molto. Il georgiano ha gestito la pressione con grande serenità e voglia di migliorarsi, stupendo tutti per la sua capacità di imporsi sul campo sin da subito con personalità, grinta ed una profonda voracità agonistica tipica dei giocatori dell’est. Il suo mix di esplosività fisica e qualità tecnica lo rende un vero e proprio terrore per ogni difesa, e la sua predisposizione al sacrificio lo trasforma spesso in uno spietato tuttocampista, utile ed efficace anche in fase di transizione negativa.
Parliamo inoltre di un calciatore qualitativamente universale, in quanto non solo devastante nelle sgroppate palla al piede, ma anche abile nel tiro da fuori e dominante nell’uno contro uno, caratteristiche che nel calcio moderno risultano spesso essenziali per fare la differenza. Non vanno inoltre dimenticate la finezza e l’intelligenza spesso mostrate in fase di rifinitura, dato l’alto numero di assist già sfornato in stagione e le innumerevoli occasioni create. In sostanza il Napoli può godere di un talento straordinario per prepotenza calcistica, talento e personalità, che attualmente risulta essere un vero e proprio valore aggiunto per la squadra ed il calcio italiano.
La sinergia con Spalletti ed il calcio partenopeo
Dal punto di vista tattico il calcio di Spalletti si è dimostrato perfetto per il georgiano, visto che la sua posizione preferita si sposa magnificamente con i 4-3-3 e 4-2-3-1 spesso alternati dall’allenatore toscano. Più importante di moduli e posizioni, tuttavia, sono i principi di gioco dei partenopei, in cui Kvara si incastona magnificamente. Questo perchè il Napoli gioca un calcio estremamente offensivo, moderno e dinamico, in cui la verticalità e lo spostare velocemente il pallone ricoprono un ruolo chiave all’interno dei meccanismi di gioco. Kvaratskhelia è ideale per quest’idea di calcio vista la sua velocità e la costante voglia di attaccare la porta. Importante sottolineare che lo spazio generato sulla trequarti dalla punta (attraverso la pressione sulla linea difensiva a avversaria) risulta essere un vero e proprio luna park per il georgiano, un fattore che spesso ha favorito largamente le roboanti goleade azzurre. Insomma Kvara e il Napoli sembrano davvero fatti per essere una cosa sola, e la “Grande Bellezza” elargita dai partenopei in questo inizio di stagione ne è la prova lampante.