Perché il Leicester può vincere ancora la Premier League
Oh, what a game! Il Leicester ha sconfitto con disinvoltura il Chelsea in occasione della diciannovesima giornata di Premier League, candidandosi di diritto tra le pretendenti al titolo. Al giro di boa, la squadra di Brendan Rodgers occupa momentaneamente la prima posizione in classifica davanti a colossi come Manchester United, Manchester City, Liverpool e Tottenham. Una poltrona, quella di regina del campionato, che sarà oggetto del desiderio di ben cinque club nell’arco delle prossime 19 partite. Nessuno, però, è come il Leicester. Ogni volta che le Foxes sono passate in vantaggio hanno sempre vinto (12 su 12 nella Premier League 2020/21). In più, il loro bottino di 38 punti all’attivo è paragonabile a quello del Leicester di Claudio Ranieri che cinque anni fa trionfava in Inghilterra tra lo stupore generale: nella stagione 2015/16, al termine del girone di andata, il LCFC vantava 39 punti ed era secondo solo all’Arsenal. Un solo punto in meno…
Il Leicester dei sogni: gli uomini-chiave della rosa
Dove nasce la continuità del Leicester? Innanzitutto dall’armonia di uno spogliatoio consapevole dei propri limiti e punti di forza, che lo rendono un outsider di livello nella corsa al primato. Ciò garantisce un ottimo rendimento in campo: la formazione inglese condisce i risultati positivi con ottime prestazioni. Un notevole valore aggiunto, specialmente in quelle partite che impediscono di esprimere pienamente la filosofia di gioco impartita alla squadra. Team first, then football players. Il collettivo è la parte predominante, ma senza calciatori di qualità il Leicester farebbe poca strada.
Jamie Vardy rappresenta la punta di diamante di una rosa equilibrata e organizzata, creativa e vivace, spensierata e determinata. Un insieme di caratteristiche, alcune contrapposte, che disegnano un bel ritratto delle Foxes. Passiamo al centrocampo: il 4-1-4-1 di Rodgers conta molto sull’apporto della linea di mezzo in fase offensiva. Marc Albrighton e Harvey Barnes spingono sulle fasce e rappresentano una solida fonte di gioco per la pericolosità di Vardy in area di rigore. James Maddison e Youri Tielemans chiudono il reparto. L’attenzione difensiva passa invece dalla mente geniale di Wilfred Ndidi, che agisce da mediano, e dalla prestanza fisica del centrale Jonny Evans. Da non sottovalutare le doti tecniche di Timothy Castagne e Wesley Fofana, acquistati rispettivamente da Atalanta e Saint-Etienne in estate.
Rodgers e il fantasma di Liverpool: il tecnico vuole la Premier League
Brendan Rodgers fa pretattica, intende mantenere i piedi dei suoi calciatori ben saldi al terreno: “Non penso molto al titolo, malgrado se ne parli molto. Ci sono il Manchester City, il Manchester United che sta facendo un ottimo campionato, il Liverpool campione d’Inghilterra. Per noi, stare al livello di certi club è un onore. Sono davvero felice. Sarà comunque una grande sfida, la accettiamo volentieri”. Lo stesso Rodgers che nella stagione 2013/14 accarezzò quel sogno salvo arrendersi nel finale allo strapotere del Manchester City. A distanza di sette anni, il tecnico irlandese potrebbe portare le volpi all’uva… Ehm, titolo.