Un altro calciatore appende gli scarpini al chiodo. Stiamo parlando di Giampaolo Pazzini, ex Fiorentina, Samp, Inter, Milan e Verona. Il centravanti, dopo la fine della storia con la squadra veronese, era rimasto uno dei tanti svincolati italiani. Le proposte arrivategli non sono state giudicate positivamente e da qui la scelta di chiudere con il calco giocato a 36 anni.
Si chiude una porta, si apre un portone. Il Pazzo ha già le idee chiare per il futuro, ovvero vuole studiare per diventare ds. Sta già frequentando il corso della FIGC, inaugurato a novembre e dalle lezioni inizialmente a distanza. Con lui altri volti noti come Abate e Matri.
L’avvio di carriera di Pazzini fu da urlo. Cresciuto calcisticamente nel settore giovanile dell’Atalanta, il Pazzo fa la sua prima apparizione in Serie A dopo aver mostrato le prime grandi cose in Serie B. Durante la stagione 2003/04 segna 9 gol a soli 19 anni.
Il 12 settembre del 2004, nella stagione successiva, Giampaolo viene schierato titolare al debutto in Serie A contro il Lecce e, ovviamente, timbra la sua prima presenza con un gol.
Pazzini viene infatti acquistato dall’Inter nel gennaio del 2011 e appare come uomo simbolo dell’edizione italiana del gioco targato EA Sports con la maglia nerazzurra, accanto a Mexes e Wayne Rooney. Dopo un solo anno e mezzo di nerazzurro, si trasferisce al Milan diventando uno dei pochi ad aver vestito la maglia delle due squadre milanesi. Le ultime 5 stagioni veste la maglia dell’Hellas Verona, per poi finire svincolato.