Pazzini, l’ex Verona appende gli scarpini al chiodo a 36 anni

Pazzini

(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Un altro calciatore appende gli scarpini al chiodo. Stiamo parlando di Giampaolo Pazzini, ex Fiorentina, Samp, Inter, Milan e Verona. Il centravanti, dopo la fine della storia con la squadra veronese, era rimasto uno dei tanti svincolati italiani. Le proposte arrivategli non sono state giudicate positivamente e da qui la scelta di chiudere con il calco giocato a 36 anni.

Si chiude una porta, si apre un portone. Il Pazzo ha già le idee chiare per il futuro, ovvero vuole studiare per diventare ds. Sta già frequentando il corso della FIGC, inaugurato a novembre e dalle lezioni inizialmente a distanza. Con lui altri volti noti come Abate e Matri.

La carriera di Giampaolo Pazzini

L’avvio di carriera di Pazzini fu da urlo. Cresciuto calcisticamente nel settore giovanile dell’Atalanta, il Pazzo fa la sua prima apparizione in Serie A dopo aver mostrato le prime grandi cose in Serie B. Durante la stagione 2003/04 segna 9 gol a soli 19 anni.
Il 12 settembre del 2004, nella stagione successiva, Giampaolo viene schierato titolare al debutto in Serie A contro il Lecce e, ovviamente, timbra la sua prima presenza con un gol.

Durante la sessione invernale di calciomercato della stagione 2004/05 viene acquistato dalla Fiorentina. In maglia viola resterà quattro stagioni con 34 reti in 135 partite nella prima viola di Prandelli.
Nel gennaio del 2009 la Sampdoria gli offre un ruolo da assoluto protagonista. A Genova, in due anni mette a segno 48 goal in 87 partite. Questo gli permise la soddisfazione di finire sulla copertina di FIFA 12.

Pazzini viene infatti acquistato dall’Inter nel gennaio del 2011 e appare come uomo simbolo dell’edizione italiana del gioco targato EA Sports con la maglia nerazzurra, accanto a Mexes Wayne Rooney. Dopo un solo anno e mezzo di nerazzurro, si trasferisce al Milan diventando uno dei pochi ad aver vestito la maglia delle due squadre milanesi. Le ultime 5 stagioni veste la maglia dell’Hellas Verona, per poi finire svincolato.