Pavard all’Inter, la verità dell’agente: “Il Bayern Monaco lo sapeva bene”
Pavard, le parole dell'agente sull'addio al Bayern Monaco (Getty Images) - calcioinpillole.com
Intervenuto a Sky Sport Germania, uno degli agenti di Benjamin Pavard ha raccontato tutta la verità dietro al trasferimento del giocatore all’Inter
Benjamin Pavard ha rappresentato la ciliegina sulla torta del mercato interista. Un colpaccio per la difesa di Simone Inzaghi, che vede rinforzarsi di un profilo internazionale. Il francese è stato acquistato come validissimo sostituto di Milan Skriniar, passato al Paris Saint Germain a parametro zero. Non è stato comunque facile aggiudicarsi Pavard. L’attesa è stata tanta, con momenti in cui si è temuto la trattativa saltasse. Il Bayern Monaco, sino alla fine, ha dimostrato una certa riluttanza nella cessione del difensore ex Stoccarda. Lo avrebbero tenuto volentieri, Tuchel è sempre stato chiaro. Ma è stata la volontà di Pavard ad essere assolutamente decisiva. Come sono andate davvero le cose lo ha spiegato un agente del francese a Sky Sport Germania.
Pavard, parla l’agente: “Non è vero che ha scioperato”
Max Bielefeld, membro dell’entourage di Benjamin Pavard, è stato intervistato a Sky Sport DE. Focus sugli ultimi giorni del giocatore al Bayern Monaco, poco tranquilli tra assenze in allenamento e dichiarazioni pungenti di Tuchel alla stampa. Ma la verità è solo una: Benjamin voleva cambiare aria e trasferirsi all’Inter. Nessuno sciopero o protesta nei confronti del Bayern Monaco, che conosceva la volontà del giocatore da tempo. Questa le dichiarazioni di Bielefeld a Sky Sport Germania:
“Voleva provare qualcosa di nuovo dopo sette anni, è molto contento. I bavaresi sapevano benissimo che lui voleva provare altro. Lui non ha scioperato, aveva solo problemi alla schiena. Quando Stanisic è partito, loro sapevano già tutto: sia Salihamidžić che Tuchel. Con il tecnico per altro, abbiamo un ottimo rapporto. Non voleva più fare il terzino destro. All’Inter potrà giocare sia sulla destra che al centro della difesa. Lasciare la Germania dopo sette anni è stata una decisione professionale e di vita”.