La partita a scacchi tra Çalhanoglu e il Milan

OneFootball - (Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

Hakan Çalhanoglu e il Milan. La questione sta diventando più ‘spinosa’ del previsto. Come di solito accade, la vicenda è entrata in un turbine mediatico che, di fatto, sta puntando i riflettori sugli spigoli di un negoziato che, già di suo, presenta numerosi ostacoli. Il trequartista turco, in rosa dal 2017, è in scadenza di contratto al 30 giugno 2021. Ciò implica che, verosimilmente, già nella sessione invernale egli possa accordarsi per il trasferimento a parametro zero in un altro club. Inizialmente, complice la recente esplosione del giocatore, il prolungamento sembrava certo ma, nelle ultime settimane, qualcosa sembra essere cambiato. Le sensazioni continuano a suggerire un lieto fine, relativamente al rinnovo di Çalhanoglu con il Milan ma, rispetto a qualche tempo fa, non è più così certo.

Il Milan post-lockdown, innegabilmente, ha saputo tirar fuori qualità e risultati importanti dal proprio gruppo di calciatori. Effetto Ibra, effetto Pioli, effetto stabilità societaria. Tanti fattori in gioco ma, in ogni caso, tutta la rosa del tecnico emiliano ha subìto una vera e propria rivalutazione. Tra i più in mostra c’è stato proprio il turco ex Bayer Leverkusen. Dalla ripresa di giugno 2020, Çalhanoglu ha portato a referto 6 gol e 8 assist in 12 partite di Serie A. In questo avvio di stagione, il 10 rossonero, a fronte di 11 presenze tra campionato ed Europa League, ha già segnato 4 reti e fornito 4 assist. Un giocatore ritrovato, tornato ai livelli che avevano acceso l’interesse dei top club, quando egli militava in Bundesliga.

Il procuratore del turco Gordon Stipic, inevitabilmente, ha iniziato a ‘fregarsi le mani’. L’agente avrebbe avanzato un certo tipo di richieste, inerenti al rinnovo di Çalhanoglu con il Milan. La volontà del giocatore è sempre sembrata, affine alla permanenza in rossonero. Nelle ultime settimane, le indiscrezioni, hanno iniziato ad indicare un forte interesse di alcuni club, Juventus e Manchester United su tutti ma, tra gli altri, anche dell’Inter. Dalla Germania, a fine ottobre, il giornalista di Bild Christian Falk, aveva riferito di dialoghi in fase avanzata tra il giocatore e il Manchester United. Parallelamente, la stampa italiana rilanciava il forte interesse della Juventus, desiderosa di averlo già nella sessione invernale.

Dall’ambiente Milan, così come dall’entourage di Çalhanoglu, nessun segnale. In un senso o nell’altro. Strategia? Trattativa silenziosa? Difficile affermarlo con certezza. Quel che è certo è che, in questo momento, sia il Milan che Çalhanoglu stiano intrattenendo una pericolosa partita a scacchi. A dir il vero, pericolosa più per i rossoneri che per il turco. Le indiscrezioni hanno riferito di una richiesta ammontante, addirittura, a 7 milioni a stagione. Un modo per riconoscere il valore di Çalhanoglu, al pari dei due altri top rossoneri Ibrahimovic e Donnarumma. Gli stessi spifferi, riferiscono che il Milan non andrebbe oltre i 3,5 milioni.

Il campo delle indiscrezioni è vasto e, talvolta, non sincero come dovrebbe. Tuttavia, tra una voce e l’altra, quel che è certo è che mancano appena due mesi scarsi all’inizio della sessione di mercato invernale. A gennaio, infatti, il giocatore potrebbe accordarsi con un altro club, lasciando il Milan a parametro zero. Sarebbe un danno di una notevole entità per i rossoneri specie se, il Çalhanoglu attuale, andasse a rinforzare gli organici di due ‘odiate’ rivali come Juventus o Inter. Non resta che attendere, per vedere come si concluderà la partita. Scacco matto di Çalhanoglu ai rossoneri, oppure un pari e patta per proseguire insieme.