L’avventura di Fabio Liverani sulla panchina del Parma non poteva iniziare nel peggiore dei modi. Due sconfitte su due partite disputate per i ducali e un gioco che sembra lontano anni luce dal produrre risultati. Oltre alla situazione precaria in campo si aggiungono i problemi in infermeria e cambi a livello dirigenziale che non hanno portato, per ora, ad acquisti.
Il cambio di proprietà durante la sessione di mercato non è stata positiva per la necessità del Parma di completare una rosa già deficitaria l’anno scorso. L’addio di D’Aversa e di Faggiano, poi, ha modificato da un lato il sistema di gioco e dall’altro le strategie nelle trattative creando un blocco. Il 4312 di Liverani ha escluso le ali che giocavano nel 433 di D’Aversa. Il tecnico ex Lecce nella prima giornata contro il Napoli ha provato il doppio centravanti non risultando, però, mai pericoloso. La notizia ancora peggiore è arrivata in settimana con il doppio infortunio di Inglese e Cornelius che fa tornare alla mente brutti ricordi per i tifosi gialloblu.
I due centravanti creano un grande problema anche al fantacalcio. Dovrebbero tornare entrambi a metà ottobre, ma il fatto che subiscano così tanti infortuni non fa rimanere tranquilli. Attualmente sono sostituiti dal duo Gervinho–Karamoh che, però, non sono nel loro ruolo preferito e contro il Bologna si è visto. L’unico centrale d’attacco presente è Adorante, ma è troppo giovane e inesperto per partire titolare. C’è bisogno di un intervento veloce sul mercato per colmare questa lacuna.
Un altro reparto che non sta dando l’apporto della scorsa stagione è la difesa. La bruttissima prestazione di Bologna ha coinvolto anche un giocatore del calibro di Bruno Alves e Sepe in queste prime due partite non ha potuto fare molto. L’unico che si è salvato è Darmian, ma è sicuro che andrà all’Inter. Sostituire anche lui non sarà facile. Il Parma, dunque, è chiamato ad una svolta e anche rapida. I giocatori di carattere come Alves, Kucka e Kurtic ci sono, ma è necessaria una rapida inversione di tendenza per non rischiare di rimanere nei piani bassi della classifica.