Il Parma ha cambiato tanto, tutto in questa strana estate. A partire dalla proprietà, con l’arrivo dell’americano Krause, passando per dirigenza (Carli al posto di Faggiano) e panchina (Liverani al posto di D’Aversa), fino alla squadra.
Via alcuni dei protagonisti della risalita in Serie A come Siligardi e Barillà. Via il diamante della scorsa stagione, Kulusevski, per fine prestito e Darmian (destinazione Inter). Fuori, insomma, alcuni dei titolari e dentro ben otto nuovi acquisti. Una rifondazione, però, particolare, dato che si tratta di giocatori ‘sconosciuti’.
Partendo dalla difesa, infatti, sono arrivati due difensori centrali nuovi di zecca e tutti da scoprire, Lautaro Valenti e Osorio. Il primo è un classe ’99 argentino, dotato di un mancino e di una visione di gioco tali da mettere in porta gli attaccanti con un lancio dalla propria metà campo. Il secondo, invece, arriva dal Porto dopo un prestito allo Zenit. A differenza del nuovo compagno di reparto, è più maturo (26 anni), meno dotato tecnicamente, ma più solido in chiusura. I due, dunque, hanno tutto per poter formare una coppia completa.
Restando nel reparto arretrato, poi, è arrivato anche Maxime Busi, erede di Darmian sull’out di destra. In molti, soprattutto in patria, lo paragonano a Thomas Meunier. Il classe ’99, d’altronde, è alto (1,87 cm) e dotato di ottima progressione come il connazionale, ora, al Borussia Dortmund.
A centrocampo, invece, è arrivato il giocatore più noto, Wylan Cyprien. Il francese classe ’95 è stato uno dei protagonisti della sorprendente stagione 2016/2017 del Nizza. Stagione conclusa, per l’ex squadra di Balotelli, con il terzo posto in Ligue 1 e, per Cyprien, con un bottino di 9 gol in 34 partite. L’ex Lens, infatti, è dotato di un tiro dalla distanza che lo porta a segnare spesso (7 lo scorso anno). A ciò aggiunge una tecnica sorprendente per un giocatore che (solo) all’apparenza potrebbe sembrare un mediano puro. Qualità che l’avrebbero portato in una big europea se un grave infortunio non l’avesse fermato nel suo momento magico.
Mediana che ha visto l’acquisto anche di un giovane di cui si parla da tempo, Hans Nicolussi Caviglia. Chi ha seguito la Serie B nella scorsa stagione lo conosce bene. La mezzala classe 2000 di proprietà della Juventus, infatti, si è messa in mostra con la maglia del Perugia e, nonostante la retrocessione degli umbri, è emersa come uno dei migliori talenti della B. Merito della sua intelligenza tattica che lo porta a sapere quando abbassarsi a impostare e quando, invece, inserirsi tra le linee con o senza palla.
Sempre a centrocampo, infine, è arrivato Simon Sohm, l’acquisto più giovane del Parma. Si tratta, infatti, di un classe 2001 con alle spalle già 46 presenze e un gol con la maglia dello Zurigo, oltre il debutto con la maglia della nazionale svizzera. A differenza degli altri due, l’elvetico di origine nigeriana non ruba l’occhio grazie alla tecnica, bensì grazie alle chiusure. Lui, sì, è un mediano duro da saltare.
Si passa, poi, alla trequarti. Nonostante la presenza di ali come Gervinho e Karamoh, infatti, Liverani vorrebbe replicare il 4-3-1-2 di Lecce. Ecco allora Juan Brunetta, trequartista argentino classe ’97. Vista la sua provenienza si potrebbe pensare a un giocatore dotato di grande estro. Infatti, è così. Brunetta è proprio il tipico funambolo capace di saltare difensori come birilli. Se non ci credete, andate a vedere la sua partita contro il Boca Juniors (non una piccola).
Infine, Valentin Mihaila. Esterno d’attacco/seconda punta classe 2000 paragonato a più riprese a un ex attaccante del Parma, Adrian Mutu. Con lui, d’altronde, Mihaila ha in comune il Paese d’origine (Romania), oltre a un piede destro non comune. A questo, poi, si aggiunge un’accelerazione tale da permettergli di auto-lanciarsi verso la porta avversaria, partendo dalla propria metà campo, durante una partita di campionato.
Insomma, sconosciuti sì, ma dal grande potenziale. Solo il tempo ci dirà se questo Parma sarà un flop o se, ricordando un pò l’Hellas Verona di Bagnoli, sorprenderà tutti.