Papà Samardzic: “Con l’Inter non abbiamo mai parlato di soldi”

Papà Samardzic: “Con l’Inter non abbiamo mai parlato di soldi”

(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Il papà di Samardzic racconta la sua verità. Dopo che la trattativa con l’Inter è saltata clamorosamente, arriva la spiegazione sul perché il figlio non sia diventato nerazzurro nonostante le visite mediche.

Mladen Samardzic racconta la sua verità sulla trattativa con l’Inter. Il papà di Lazar, che aveva svolto anche le visite mediche, non è diventato un nuovo giocatore nerazzurro in maniera clamorosa. Si è detto e si è scritto di tutto, ma lui in una intervista concessa a Sportitalia ha svelato i particolari sull’affare sfumato all’ultimo.

“L’Inter ha chiuso la trattativa con una persona che non aveva il permesso” ha spiegato il papà di Samardzic, “Ho visto Rafaela Pimenta una sola volta nella mia vita, non so come abbia fatto a infilarsi in questa cosa. Quando abbiamo ricevuto la bozza del contratto ci siamo accorti che c’era il suo nome e abbiamo chiesto di toglierlo. Abbiamo provato a incontrarci con l’Inter ma loro non hanno più risposto”.

Papà Samardzic: “L’Inter era una buona opportunità ma ora pensiamo all’Udinese”

papà samardzic
(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Mladen prosegue: “Non abbiamo mai parlato di soldi con l’Inter, la trattativa non è saltata per le commissioni. Io non mi rimprovero nulla, ho chiesto ad Ausilio dove avessimo sbagliato perché non avevamo mai visto il contratto. Lui ce l’ha stampato in quell’appuntamento e quando gli ho detto che era la prima volta che vedevo quei numeri si è arrabbiato ed è finito tutto”.

Ora si guarda al futuro: “L’Inter era una buona opportunità ma ora pensiamo all’Udinese. Lazar vuole giocare la Champions ma sarà possibile solo crescendo con l’Udinese. Ha tre anni di contratto, quando troveremo una soluzione perfetta per tutte le parti in causa ci penseremo. Se avessimo voluto i soldi saremmo andati in Arabia. Poi i giornalisti che hanno buoni rapporti con l’Inter possono scrivere quello che vogliono”.