Paolo Rossi, i saluti del mondo del calcio all’eroe del mondiale 1982
La scomparsa prematura di Paolo Rossi ha sconvolto il calcio. L’Italia piange la morte di Pablito, eroe dello storico mondiale del 1982. Dopo Diego Amando Maradona il 2020 si porta con sé un altro simbolo di una generazione. A dare la notizia è stata la moglie: “Non ci sarà mai nessuno come te, unico, speciale, dopo te il niente assoluto…“. A partire da quel momento è stato un continuo susseguirsi di messaggi per ricordarlo.
Tra i ricordi più commoventi si annovera certamente quello di Giovanni Trapattoni. “I giocatori non dovrebbero andarsene prima degli allenatori”. Una frase semplice, un paragone intrinseco tra giocatori e figli, tra allenatori e padri. Il Trap fu allenatore di Pablito alla Juventus.
Ciao Paolo… I giocatori non dobrebbero andarsene prima degli allenatori
— Giovanni Trapattoni (@giovanni_iltrap) December 10, 2020
A ricordarlo anche il Vicenza, dove è stato protagonista per tre stagioni indimenticabili, con la promozione, l’incredibile secondo posto in campionato e poi la retrocessione.
La UEFA si è unita al cordoglio. Nelle partite di Europa League, come già accaduto per il Pibe de Oro, è stato osservato un minuto di silenzio in suo ricordo.
Riposa in pace, Paolo Rossi. pic.twitter.com/Xd1BX2HwHx
— La UEFA (@UEFAcom_it) December 10, 2020
E poi, ovviamente, la Serie A. La sua Serie A, dove ha trionfato per due volte con la Juventus, nella stagione 1981-1982 e 1983-1984.
Indimenticabile eroe del Mundial 1982. 🇮🇹
Ciao #Pablito.#SerieATIM #WeAreCalcio pic.twitter.com/GIlqvaV5iJ— Lega Serie A (@SerieA) December 10, 2020
Anche la Serie B ha dedicato a Paolo Rossi un tweet. Con il suo Vicenza trionfò nel 1977 nel campionato cadetto, conquistando la promozione.
Ci hai fatto gioire come poche altre volte, ci hai fatto abbracciare tutti insieme. Una coppa dorata tra i tuoi regali più belli.
Grazie di tutto #Pablito #Rossi. Riposa in pace, Campione. pic.twitter.com/IX2UNfk3TW
— Lega B (@Lega_B) December 10, 2020
Poi la Juventus. In bianconero Pablito, oltre ai due scudetti, ha alzato una Coppa Italia, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa UEFA e una Coppa dei Campioni. Ciao, Paolo, scrive il club torinese.
Ciao, Paolo. https://t.co/OtfdD0HXpm pic.twitter.com/gKx3vnhMCy
— JuventusFC (@juventusfc) December 10, 2020
Al ricordo per Paolo Rossi si è unito anche una leggenda come Pelè: “Purtroppo negli ultimi giorni in cielo stanno salendo molte stelle. Una volta mi hanno detto che costringesti tuo padre a portarti a Firenze per vedermi giocare un’amichevole contro la Fiorentina. Avevi solo 10 anni. Che onore!” ha scritto il brasiliano su Instagram.
Marco Tardelli ha ricordato su Twitter il suo ex compagno in Nazionale e nella Juve citando i versi di De Gregori: “Sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai”.
Sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai pic.twitter.com/JhyP8Z7Ap6
— Marco Tardelli (@MarcoTardelli82) December 10, 2020
“Sabato tutto il gruppo degli azzurri ’82 sarà a Vicenza a salutare per l’ultima volta Paolo Rossi” ha affermato l’ex Inter Altobelli a Rai Sport.
Franco Baresi, storico capitano del Milan e attuale vicepresidente dei rossoneri, ha voluto rendere omaggio così a Pablito su Twitter.
Grande tristezza!! hai realizzato il sogno di tutti gli italiani e sarai sempre nei nostri cuori, le leggende non muoiono mai. Ciao Paolo RIP pic.twitter.com/2hbDXRowq2
— Franco Baresi (@FBaresi) December 10, 2020
Ad unirsi al cordoglio anche Rummenigge, ex attaccante dell’Inter e leggenda del Bayern Monaco, che ha commentato la scomparsa di Paolo Rossi così: “Sono scioccato, Paolo era un mio amico e un grande attaccante. È stato un uomo di grande classe, di grande stile. Le mie più sentite condoglianze alla famiglia e agli amici di Paolo. Abbiamo giocato contro tante volte, io nell’Inter e lui nella Juve in Serie A. Ma la partita più importante è stata la finale di Madrid, vinta dall’Italia per 3-1 contro la Germania. Rossi segnò un gol e si laureò capocannoniere del torneo. Paolo era molto divertente e allegro, una persona estremamente simpatica con cui ci si poteva sempre divertire. Ed era un grande giocatore. Il Bayern e io personalmente non lo dimenticheremo“.