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Pallone d’Oro, chi sono i favoriti dopo gli Europei e la Copa America

Appuntamenti centrali della stagione calcistica di questo 2021, gli Europei e la Copa America appena conclusi ridisegnano il ristretto gruppo di candidati al prossimo Pallone d’Oro.

Se è vero che il trionfo degli Azzurri di Mancini è stato merito di un collettivo senza grandissime stelle a livello mondiale ma superiore alla somma dei singoli elementi, alcuni Azzurri possono sicuramente elevare le proprie candidature a vincere il più ambito trofeo individuale.

Chance per un azzurro?

Partendo dalla mente dell’Italia, quel Jorginho che nel giro di neanche un mese e mezzo ha alzato al cielo le due coppe più ambite a livello di club e nazionali, ovvero la Champions League con il suo Chelsea, e poi ovviamente l’Europeo con l’azzurro più chiaro della Nazionale. Lo ha fatto indubbiamente da protagonista, motivo per il quale la sua candidatura è ora molto solida. Sia Tuchel che Mancini non hanno neanche osato a toglierlo dal campo. È anzi diventato l’architetto di questi successi grazie a prestazioni tecnicamente eccellenti e alla sensazione di controllo data ai propri compagni.

Sempre in casa Azzurri, impossibile non fare il nome di Gianluigi Donnarumma. Quando vieni nominato miglior giocatore di un torneo come gli Europei, automaticamente fai parte di quella ristretta cerchia che si giocherà i primi posti. Ancor più dopo le grandi prestazioni, in particolare nelle sfide a eliminazione diretta – quelle che più contano – che lo lanciano di diritto tra i migliori interpreti del suo ruolo. Unico, importante, fattore a suo svantaggio è il solito che pesa sui portieri: dai tempi del ragno Lev Yashin, nel lontano 1963, grandi portieri, Buffon compreso, sembravano poter finalmente spezzare la lunga assenza di un estremo difensore dal gradino più alto del podio senza però mai riuscirci.

I maggiori candidati

Meglio quindi spostare l’attenzione verso gli attaccanti, autentici cannibali del trofeo negli ultimi quindici anni, se non fosse stato per l’intermezzo – più unico che raro – di Luka Modric nel 2018.

Impossibile non fare il nome di Lionel Messi. Ora che si è finalmente scrollato di dosso quell’immenso peso di non aver vinto nulla con la maglia albiceleste, il fenomeno di Rosario può rilanciarsi ancora una volta per aggiungere un altro trofeo alla sua collezione inavvicinabile di Palloni d’oro. Tra lui e il settimo titolo di una serie davvero unica, solo una stagione senza maggiori trofei con il Barcellona, travolto, anche lui, da un’annata nera che lo vede al momento senza un contratto, non certo per proprie colpe.

Sempre in prima fila, come d’altronde da diversi anni, c’è il suo “rivale” principale nella corsa all’ambito trofeo: Robert Lewandowski. Il polacco, vincitore morale della passata edizione, cancellata in maniera controversa a causa della pandemia, ha addirittura migliorato i suoi già fantastici numeri. Ha chiuso infatti con la bellezza di 41 gol stagionali soltanto in Bundesliga, frantumando così il record di Gerd Muller che resisteva da 49 anni. Numeri impressionanti che fanno di lui un grande candidato alla vittoria finale, malgrado un Europeo ancora una volta sotto le attese per la sua Polonia, griffato comunque con tre gol dal bomber del Bayern Monaco.

Gli outsider

Chance più ristrette per un altro attaccante particolarmente caldo di questo 2021: Romelu Lukaku. Il belga ha vinto la Serie A con l’Inter da grande protagonista, venendo eletto miglior giocatore della competizione. Secondo solo a Ronaldo, nella classifica cannonieri in Serie A e Euro 2020, ha trascinato anche il suo Belgio fino ai quarti dove però la corsa è stata interrotta bruscamente dall’Italia di Mancini.

Infine, se ci fossimo fermati a valutare la stagione prima di questo ultimo, intenso, mese di Euro 2020, il nome sulla bocca di tanti esperti o semplici appassionati sarebbe stato quello di N’golo Kanté, inesauribile centrocampista del Chelsea, fondamentale nella conquista di una Champions League davvero insperata ad un certo momento della stagione. Solo l’Europeo deludente della sua Francia ne ha incrinato, leggermente, le possibilità.

Non resta quindi che aspettare i primi mesi della prossima stagione, o perché no, la Nations League di Ottobre per dirimere gli ultimi dubbi su chi possa meritare di più il Pallone d’Oro della vera ripartenza calcistica. Quello del 2021.

 

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Published by
Giovanni Cesaroni