Champions League

OM, se non per la classifica, per l’onore

Lontani i tempi dei trionfi dei primi anni Novanta, quando l’Olympique Marseille di Bernard Tapie comandava in Francia e in Europa, stasera per i ragazzi di Villas Boas l’obiettivo è uno solo: salvare l’onore. La qualificazione agli ottavi di Champions League, infatti, è già compromessa. Dopo 4 giornate la casella dei punti dice zero, con il secondo posto del Porto lontano ormai 9 lunghezze. Zero anche i gol segnati, altra statistica da sovvertire. Con una possibilità, in caso di vittoria stasera sull’Olympiacos, perlomeno di agganciare il terzo posto. E giocarsi poi l’accesso all’Europa League nell’ultimo turno, in casa del Manchester City. Difficile, a questi ritmi improbabile, ma non impossibile.

Il momento in Europa non è dei migliori, ma in Ligue 1 le cose, dopo un avvio stentato, sono tornate a marciare. Nelle ultime cinque giornate l’Olympique ha messo in fila 1 pareggio e 4 vittorie, e con due partite da recuperare il sorpasso in vetta al PSG è a portata di mano. In Champions League, però, l’andazzo è terrificante. La scorsa settimana, la sconfitta casalinga contro il Porto (0-2) ha certificato il record negativo di 13 sconfitte consecutive in Champions League. Una striscia iniziata nel 2012, quando i francesi persero il ritorno degli ottavi di finale contro l’Inter per 2-1. Una sconfitta indolore, che qualificò comunque la squadra allenata allora da Didier Deschamps ai quarti di finale. Dove arrivò il doppio 2-0, per mano del Bayern Monaco.

La stagione successiva, solo sconfitte, fino all’ultima, contro il Borussia Dortmund in casa, che corrisponde anche con l’ultima marcatura nella competizione, l’1-2 segnato da Souleymane Diawara. Da allora, l’Olympique ha mancato per anni la qualificazione alla Champions League, fino alla scorsa stagione. Sono lontani gli anni di Barthez e Desailly, Deschamps e Bokšić, della finale del 1993 vinta contro il Milan con il gol di Boli. Ma quel doppio zero va cancellato, un po’ per sperare nell’Europa minore, un po’ perché il talento dei vari Thauvin e Payet merita qualcosa di più di un mesto ultimo posto nel girone. Intanto, nello spogliatoio risuonano le parole del giovane Boubacar Kamara, pronto ad una maglia da titolare. Che nella conferenza pre match ha ammesso: “Abbiamo fatto schifo finora in Champions. È inaccettabile mostrare un simile volto in Champions League dopo tanti anni di attesa”.

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Published by
Piermichele Capulli