Nuovo stadio Inter – Il progetto del nuovo impianto in casa nerazzurra continua a tenere banco in casa nerazzurra. A fare chiarezza sull’argomento ci ha pensato il sindaco di Rozzano ai microfoni di Sportitalia.
“Nessuna novità attuale. A ottobre gli ultimi contatti, nel 2023 ci sono stati diversi incontri. Non abbiamo più avuto modo di confrontarci, loro hanno il diritto di prelazione fino al 30 aprile. Qui capiremo tutto, capiremo le intenzioni dell’Inter. Con una proroga l’interesse rimane, se dovessero presentare uno studio di fattibilità ancora meglio, se dovessero lasciarla cadere allora cadrà anche l’opzione Rozzano. Il terreno è di una proprietà privata, dovranno discutere con i proprietari. Volontà della giunta? Non è assolutamente cambiata, all’interno di quell’area erano previsti lavori importanti. Poi si è palesata l’Inter, e da lì in avanti è diventata la nostra opzione prioritaria. I proprietari stavano presentando un progetto di edificazione che prevedeva residenze e attività commerciali. Con l’interesse dell’Inter sono andati in questa direzione. Se davvero il campionato 2028/2029 vogliono giocarlo nel nuovo stadio non possono perdere altro tempo. Il 30 aprile ci aspettiamo una risposta certa. C’era stata presentata una bozza, niente di più. Un’idea che bisognerà sviluppare. Sul terreno non abbiamo potere, i proprietari aspetteranno l’Inter fino alla fine. Milano sta cercando di trattenere giustamente le due squadre, probabilmente farei la stessa cosa. Hanno manager importanti. Se vogliono continuare a giocare con i 71 mila spettatori, non ci sono molte possibilità. Devono continuare a giocare a San Siro e parallelamente costruire lo stadio. L’idea di ristrutturare lo stadio mentre si giochi è difficile, ci sarà una capienza molto limitata per due o tre anni. Avranno un impatto negativo sulle casse della società”.
Parole chiare dunque che mettono l’Inter nella condizione di dover accelerare la situazione: sullo sfondo resta la possibile ristrutturazione di San Siro insieme al Milan.
Sul tema della possibile ristrutturazione dello storico impianto di Inter e Milan ha parlato Massimo Ferrari, direttore generale di Webuild ed ex membro del Consiglio di amministrazione del Milan:
“Prevediamo di lavorare sostanzialmente da giugno ad agosto per almeno due anni, chiedendo al limite di spostare una partita, l’ultima o la prima, se necessario. Per aumentare le entrate bisogna lavorare sulla clientela vip, sugli sponsor e sui servizi accessori che si possono costruire al di fuori o in prossimità dello stadio”.