La storia d’amore tra Tuchel e il Chelsea è nata tra due ‘terremoti’. Il primo a Parigi, il secondo a Londra. A Parigi dove, i rapporti con Leonardo, erano ormai logori tanti da culminare in una lite furibonda il giorno dell’esonero. Nel mentre, a Londra, l’operazione nostalgia con lo storico capitano Frank Lampard non portava alcun risultato, nonostante un sontuoso mercato. Tuchel esordisce con il Wolverhampton il 27 gennaio. Un semplice 0-0 che, però, fa da apripista ad un periodo prolifico che ha letteralmente rilanciato i Blues. Tagli eccellenti come Kanté, Havertz e Ziyech. Un nuovo modulo di gioco con un motore di centrocampo composto dalla coppia Kovacic-Jorginho. Werner sulla trequarti al fianco dell’astro Mount, a supporto dell’unica certezza costante dalle parti di Stamford Bridge: Olivier Giroud.
10 partite, tra campionato, FA Cup e e Champions League. 7 vittorie e 3 pareggi. Nessuna sconfitta. Il Chelsea di Tuchel torna in zona Champions League, dove si profila una battaglia affascinante con l’Everton di Carlo Ancelotti. La prima gara d’andata di Champions League, ha visto i Blues vincere per 1-0 al Wanda Metropolitano contro l’Atletico Madrid. Scardinata una delle squadre più solide d’Europa, nonché una di quelle più in forma ed in testa al proprio campionato.
Il Chelsea torna a splendere ed offrire lampi di grande calcio. Nel periodo tra dicembre e gennaio, i Blues avevano incassato tre sconfitte in sei partite. Sembra solo un lontano ricordo. Al momento dell’approdo del tedesco, il Chelsea era in nona posizione, distante 5 punti dalla zona Champions. Oggi si trova a ‘proteggerla’. Una svolta totale a 360 gradi che, senz’altro, fa immaginare che, se ci fosse stato Tuchel da inizio stagione, sarebbe stato sicuramente un altro Chelsea. Con i se e con i ma non si cambia la storia ma, sicuramente, Tuchel ha cambiato la sua squadra. I supporter sperano che il meglio debba ancora venire.