Premier League, stop agli abbracci in campo. Le reazioni

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(Photo by Clive Brunskill/Getty Images)

I numerosi casi di Coronavirus emersi nelle ultime settimane hanno allarmato la Premier League. Tra partite rinviate, squadre dimezzate dalle assenze e centri sportivi chiusi, l’unica soluzione per proseguire il massimo campionato inglese è di adottare misure più stringenti in grado di circoscrivere il contagio. La EFL ha rafforzato i protocolli anti-Covid invitando calciatori e allenatori a non tenere comportamenti pericolosi in campo: l’accorgimento principale riguarda le strette di mano e gli abbracci durante le celebrazioni dei gol.

Preoccupazione espresse anche dal Governo: “Alcune delle scene che abbiamo visto sono state senza cervello e hanno trasmesso un messaggio terribile”, ha detto Julian Knight, presidente del Comitato ristretto della Camera dei Comuni. L’intenzione è quella di evitare la sospensione della Premier League e garantire il regolare svolgimento delle partite da qui alla fine della stagione sportiva.

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La richiesta è partita da Nigel Huddleston, ministro dello sport inglese, che ha ricordato ai calciatori di rispettare le rigide regole anti-Coronavirus: “Tutti nel paese hanno dovuto cambiare il modo in cui interagiscono con le persone e il modo di lavorare. I calciatori non fanno eccezione. Esistono linee guida Covid-secure per il calcio. I calciatori devono seguirle”, ha concluso in un post pubblicato su Twitter.

 

Questo il commento di Pep Guardiola, allenatore del Manchester City: “Rispetto i protocolli della Premier League. Capisco perfettamente cosa stanno cercando di fare. Ma il momento in cui segna un gol e un ragazzo corre e gli altri non vanno a festeggiare con lui, è strano. Siamo stati testati forse cinque o sei volte negli ultimi 10 giorni. Tutti sono negativi. Siamo all’aperto dove il virus è meno aggressivo. Seguiremo quello che dice la Premier League ma non so se riusciremo a farlo”.

Immediato il commento di Carlo Ancelotti, ora sulla panchina dell’Everton: “Dobbiamo essere uniti e severi nel seguire il protocollo. Se la Premier League dice di non festeggiare i gol, che non ci si può abbracciare, noi seguiremo le regole. Oppure, possiamo anche smettere di segnare. Cosa ne pensate? Se non fai gol non festeggi”.