Notte da incubo per il Brasile: sconfitta e infortunio Neymar, il fuoriclasse in lacrime

Brasile, sconfitta e brutto infortunio per Neymar

Brasile, sconfitta e brutto infortunio per Neymar (Getty Images) - calcioinpillole.com

Una serata da dimenticare per il Brasile. Sconfitta clamorosa e infortunio pesantissimo per Neymar. Tempi difficili per i verdeoro

Il Brasile è caduto clamorosamente a Montevideo, contro un Uruguay in grande forma. 2-0 il risultato finale, con grande protagonista l’attaccante del Liverpool Darwin Nunez. E’ stato lui l’autore della prima rete, per poi fornire l’assist del raddoppio a De La Cruz. Prima sconfitta per il Brasile nella fase a gironi delle qualificazioni ai Mondiali 2026. Ma i verdeoro erano già reduci da una deludente prestazione contro il Venezuela, gara terminata 1-1. Con la sconfitta di stanotte, il Brasile ha spezzato i 22 anni di imbattibilità contro l’Uruguay. Era di 37 partite la lunga serie di risultati positivi conquistati contro la Celeste. Ma ad aggravare la situazione dei verdeoro è stato il grave infortunio in cui si è imbattuto il capitano Neymar. Immagini terribili dal Centenario di Montevideo.

Brasile, Neymar in barella: si teme il peggio

Nei minuti di recupero del primo tempo, un brutto scontro di gioco tra Neymar e De La Cruz ha creato grande apprensione. Il brasiliano è caduto malamente, facendosi parecchio male al ginocchio sinistro. Pianto a dirotto per l’attaccante dell’Al Hilal, che è stato trasportato fuori dal campo in barella. Per il fuoriclasse ‘O Ney si teme il peggio. Il ginocchio interessato ha fatto un brutto movimento, e il numero del 10 del Brasile potrebbe andare incontro ad un lungo stop. Si attendono adesso tutti gli accertamenti medici del caso. La sconfitta contro l’Uruguay è stato un vero schiaffo in faccia per i verdeoro, e lo stop di Neymar potrebbe peggiorare di molto la situazione. Il Brasile zoppica in questo particolare periodo della stagione. La Nazionale verdeoro non vede già l’ora che arrivi il prossimo anno, così da accogliere il Maestro Carlo Ancelotti in panchina. C’è bisogno di una forte scossa per risollevare morale e risultati.