Serie A

Non solo Acerbi: ecco la classifica dei 10 gestacci più brutti e memorabili dei calciatori

Il caso di Francesco Acerbi è l’ultimo dei gestacci del calciatori in campo. Ecco la classifica dei 10 giocatori che hanno perso la testa sul rettangolo verde.

L’adrenalina, la rabbia, la frustrazione. Sono questi solitamente gli ingredienti dei gestacci dei calciatori in campo. Quegli scatti di nervosismo che costano cartellini rossi, squalifiche e i fischi  di un intero stadio, se non di tutti i tifosi. D’altronde gestire determinate emozioni non è sempre facile, specie se si ha un certo carattere o temperamento, e capita che alcuni calciatori perdano la testa.  Diventano così protagonisti di episodi antisportivi, violenti e offensivi. Alcuni di questi sono entrati nella memoria dei tifosi di tutto il mondo.

I gestacci non sempre sono fisici, a volte sono anche ingiurie e offese pesantissime spesso di matrice xenofoba. Il calcio però negli ultimi anni sta attivamente lavorando per bonificarsi dal razzismo. E non solo sugli spalti. Il presunto caso di Francesco Acerbi, in cui il difensore dell’Inter avrebbe pronunciato frasi razziste contro Juan Jesus durante il match di campionato contro il Napoli – ne è la prova. L’ex difensore della Lazio rischia una squalifica pesantissima – 10 giornate – e non verrà convocato in Nazionale.

I gestacci più brutti dei calciatori: la classifica

Sono parecchi i calciatori che durante un match si sono resi protagonisti di gesti ben poco sportivi. Alcuni di questi sono entrati nella memoria collettiva. D’altronde farli in diretta tv, magari mondiale, ti immortala per sempre. Ma non nel migliore dei modi.  Ecco dunque la classifica dei 10 gestacci più brutti commessi dai giocatori.

  • Al 10º posto troviamo un giovane Antonio Cassano, reo di aver spezzato la bandierina con un calcio. Nella serata dell’8 febbraio del 2004, il fantasista nato a Bari mette in scena tutto se stesso, dal genio alla sregolatezza. Protagonista di una doppietta, il numero 18 dei giallorossi esagera nell’esultanza per il secondo gol.
  • Anche la 9ª posizione dei gestacci memorabili è presieduta ancora da Antonio Cassano. Il 31 maggio del 2003, nella cornice di San Siro va in scena la finale di ritorno di Coppa Italia contro il Milan. Dopo l’1-4 dell’andata, i giallorossi sono chiamati all’impresa per alzare il trofeo. Verso il 25′ di gioco però, accade l’impensabile. Sul punteggio di 2-1 per gli ospiti, il calciatore barese perde le staffe contro il direttore di gara Rosetti, mimando le gesto delle corna. Rosso diretto e capitolini in 10 uomini.

Gestacci brutti: non solo in Italia

Totti e Cassano: caratteri incadescenti  e qualche brutto episodio di troppo (Getty Images) – calcioinpillole.com
  • All’8º posto si legge il nome di Francesco Totti. Il 5 maggio del 2010 si gioca allo Stadio Olimpico la finale di Coppa Italia tra Roma ed Inter, vinta poi dai nerazzurri. A circa tre minuti dal triplice fischio, il capitano dei giallorossi si rende protagonista di un triste episodio: un calcione ai danni di Mario Balotelli. Per il numero 10, rosso diretto e una pesante squalifica.
  • In 7ª posizione siede Joey Burton, uno dei giocatori più cattivi della storia recente della Premier League. Il 13 maggio del 2012 all’Etihad Stadium, il capitano del QPR sferra un calcio ad Aguero, poi tenta un testa a testa con Kompany.
  • Al 6° posto l’apparentemente irreprensibile Cristiano Ronaldo. Il portoghese nel febbraio 2024 ha rivolto un gesto osceno nei confronti dei tifosi dell’Al Shalab.
  • La 5ª posizione torna nella Capitale, ancora una volta da Francesco Totti. Nel match d’esordio per l’Italia nell’Europeo in Portogallo, il 14 giugno del 2004 il calciatore degli Azzurri rifila uno sputo sul volto del danese Christian Poulsen.
  • La 4ª posizione risale al 24 giugno del 2014 nei Mondiali in Brasile. Durante la gara tra Italia e Uruguay, il centravanti Luis Suarez perde la testa e verso il 79′ morde la spalla sinistra di Giorgio Chiellini. Vano il tentativo di simulazione del calciatore, che si tocca gli incisivi superiori, cercando di far credere di aver ricevuto una botta dal difensore avversario.

Il podio dei gestacci più brutti dei calciatori in campo

Entriamo nella parte alta di questa ben poco invidiabile classifica. Ed ecco chi troviamo in vetta.

  • 3° posto. Il gradino più basso del podio è occupato da Zinedine Zidane. È 9 luglio del 2006 e si gioca sotto il cielo di Berlino la finale dei Mondiali tra Francia e Italia. Gestaccio iconico del calciatore transalpino, che sferra una testata in pieno petto a Marco Materazzi. Al 110′ minuto dei tempi supplementari, il numero 10 de Le Blues lancia un’ultima occhiata malinconica alla Coppa del Mondo a bordocampo, lasciando i suoi compagni in inferiorità numerica.
  • Il 2º posto con medaglia d’argento per questa classifica va a Pepe. In occasione di Real Madrid-Getafe, il centrale dei Blancos si rende protagonista in negativo di un terribile episodio. Spinge l’avversario Casquero causando un rigore, gli rifila due calci mentre l’avversario è ancora a terra e riceve il rosso diretto. Una volta espulso, il portoghese colpisce con un pugno al volto un altro giocatore del Getafe, Albin. Poi, insulta il quarto uomo.
  • 1° posto. La prima posizione di questa classifica dei gestacci più brutti e memorabili dei calciatori ha un nome e un cognome: Paolo Di Canio. È la stagione 2005. Dopo una partita contro la Juventus, l’attaccante della Lazio si reca sotto la curva Nord, sfoggiando un saluto romano ai propri tifosi. Gesto scandaloso in piena luce, che costa al giocatore un turno di squalifica e 10 mila euro di ammenda.

Speriamo che la classifica dei gesti più brutti dei calciatori non si arricchisca di nuovi interpreti!

 

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Published by
Gabriele Greco