“Non si vedeva dagli anni ’70 questa cosa”: scandalo negli spogliatoi della Juventus | Sta crollando tutto il castello
Mentre più di un dubbio assale la dirigenza bianconera per il futuro di Allegri, arriva uno scandalo negli spogliatoi della Juventus.
Strano davvero il destino di Max. Proprio nella partita dove la sua Juventus costruisce una quantità mai vista di palle gol, tre sole sprecate da un insolito Vlahovic con le polveri bagnate, non solo perde ma, vuoi per causalità vuoi per un preciso piano vede aprire il dibattito sul suo futuro, esponenzialmente elevato dai media italiani
Non è tanto la sconfitta in sé e per sé di Napoli, la squadra bianconera ha 10 punti di vantaggio sulla quinta (attualmente la Roma) e se l’Italia (attualmente prima) dovesse restare tra le prime due del Ranking UEFA, quel posto varrebbe comunque la Champions League che verrà.
È il suo gioco, la sua visione che non va giù a tanti bianconeri, gli stessi che ogni volta che non vince (anche quando non c’entra nulla) fanno spuntare quell’ormai iconico #Allegriout. La stampa, poi, non va mai per il sottile quando c’è di mezzo l’allenatore livornese.
L’ombra di Allegri, però, ingombra il futuro bianconero. Ha ancora un altro anno di contratto, e lui, uno a cui non gli sono mai interessati certi giudizi, rimarrebbe senza problemi fino alla scadenza del suo contratto, fissato a giugno 2025. Il problema a oggi è la società, un po’ scettico sul percorso che deve prendere la Signora in un futuro prossimo, al netto di un budget a oggi non chiaro.
Una storia che finisce prima del tempo
Chissà Max Allegri come avrà preso la notizia del divorzio di Joe Montemurro dalla Juventus femminile, addirittura due anni prima della scadenza contrattuale. C’è da dire che l’allenatore bianconero da tempo era in rotta con la società.
La situazione è precipitata dopo la sconfitta nel preliminare di Champions League contro l’Eintracht Francoforte, a pochi giorni tra l’altro dal possibile rinnovo. Invece l’australiano finisce sulla graticola, proprio per quel flop che in pochi si aspettavano.
Prestazioni altalenanti, ognuno per conto suo
A Montemurro gli si è contestato sin da subito la gestione di una partita buttata al vento con sole due sostituzioni nell’arco dei 90 minuti (tre nei 120). “Una cosa così non si vedeva dagli anni ’70”, commentava qualcuno in preda allo sconcerto.
Un po’ come Rudi Garcia al Napoli, l’allenatore bianconero aveva perso credibilità in un gruppo che ha cominciato a non seguirlo più, tranne qualche rara eccezione. Inutile la Supercoppa vinta con la Roma, la super sconfitta con il Sassuolo, con tanto di rissa, e il perdurare di prestazioni altalenanti non poteva non sfociare nella risoluzione del contratto.