Non sei incedibile, se arriva l’offerta giusta te ne vai: tagliato dal Milan | Non è più un titolarissimo
Zlatan Ibrahimovic e l’ora delle scelte irrevocabili. Il Milan cambierà pelle nella prossima stagione, e un titolarissimo non è incedibile.
Ufficialmente è stato investito da poco di un potere quasi illimitato nel Milan. Sì, da quando Gerry Cardinale è uscito allo scoperto per bacchettare un po’ Pioli, che da lì in poi non ha più sbagliato, e dichiarato urbi et orbi che in pratica solo lui è al di sopra di Zlatan Ibrahimovic.
Consulente e punto di riferimento di Gerry Cardinale in Italia. Questo è attualmente il fuoriclasse svedese, uno che deciderà la strategia da prendere per il futuro del Milan, sia dal punto di vista tecnico (in soldoni se Pioli resterà o meno) sia dal punto di vista della strategia del mercato questa estate.
Dall’11 dicembre 2023 sono passati 100 giorni e il bilancio che se e può fare è tutto sommato positivo. La sua personalità per il momento sta facendo la differenza, un po’ come quando era in campo, un leader nato prima che ancora fuoriclasse.
I primi 100 giorni da dirigente di Ibrahimovic sono stati ben affrontati. Un aziendalista sempre presente a Milanello, prodigo di consigli ma anche di rimproveri, uno che stimola nel bene e nel male.
La gestione di Ibra
Grande attaccamento e vicinanza alla squadra, qualità che non sono passate inosservate, che hanno coinciso, guarda caso, con la rinascita di un Milan ai quarti di Europa League, ma soprattutto secondo alla sosta.
Emblematico l’episodio in cui Ibra ha placato l’ira di Mike Maignan per gli insulti razzisti a Udine dopo gli insulti razzisti ricevuti. Il sostegno a Stefano Pioli poi non è mai mancato, anche se lo sta tenendo sulla corda. L’apertura infine a Jovan Kirovski, conosciuto ai tempi del Los Angeles Galaxy.
Chi non rientra nei piani
Ovviamente non tutti resteranno nel Milan di Ibra nella stagione che verrà. Giroud potrebbe proprio fare lo stesso viaggio che fece lo svedese negli States. Attualmente ci si sta interrogando anche su Pierre Kalulu.
Troppi infortuni: lesione al tendine retto femorale sinistro, ora problemi al ginocchio destro e quella distrazione del collaterale mediale che lo terrà fuori per almeno un mese e mezzo. Il rendimento non è più quello di un passato a forti tinte tricolori, così il difensore francese potrebbe finire tra i partenti, ma deve arrivare l’offerta giusta.