‘Non rimane nemmeno se viene Conte’. E sbatte la porta| il nuovo ciclo del Napoli non comincia sotto una buona stella

Aurelio De Laurentiis

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli - ansa - calcioinpillole

Deve ancora firmare ed essere presentato ma il ciclo dell’allenatore salentino all’ombra del Vesuvio parte con una grana.

Non ci sarà stato il #Nopetegui come al Milan, nessuna sommossa popolare. Ma nemmeno tanto grande entusiasmo per l’arrivo di Antonio Conte al Napoli. La piazza non sarà insorta ma non si è strappata nemmeno i capelli per l’arrivo di uno dei tecnici più ambiti in Italia e in Europa.

Troppe ferite ha lasciato la stagione appena terminata. Troppe delusioni: tre allenatori (mai accaduto per una squadra campione d’Italia) alternati, nemmeno la qualificazione alla Conference League.

Senza dimenticare gli addii. Quello certo di Victor Osimhen (che si somma a quello di Zielinski), quello probabile di Kvara. Che, nonostante l’arrivo di Conte sembra aver detto sì al Paris Saint Germain.

Un PSG che si è portato avanti trovando un’intesa contrattuale con il georgiano e ora sì che può portare l’assalto al Napoli, contando sulla voglia del giocatore, considerato incedibile da Antonio Conte.

Lo strappo definitivo

Kvara non è l’unico azzurro a cui non è interessato minimamente il buon esito della trattativa di De Laurentiis. Ce n’è un altro di big a cui non importa per niente dell’arrivo di Antonio Conte, un allenatore-garanzia, che ha già espresso il desiderio che resti.

“Prendo atto della nota del Napoli ma vorrei ricordare a tutti, De Laurentiis compreso, che le nostre azioni e le nostre decisioni scaturiscono inevitabilmente dalle sue dichiarazioni”. Così Mario Giuffredi, procuratore di Di Lorenzo, dopo il comunicato ufficiale dell’incedibilità del capitano azzurro. Lo strappo pare proprio definitivo.

Giovanni Di Lorenzo
Giovanni Di Lorenzo, capitano del Napoli – ansa – calcioinpillole

Benzina sul fuoco

“Il 19 maggio, in occasione della conferenza stampa del doppio ritiro Dimaro-Castel Di Sangro, il presidente ha dichiarato pubblicamente che tutti i giocatori della rosa, nessuno escluso e compreso Di Lorenzo, erano cedibili”.

L’agente rincara la dose: “Anche il direttore sportivo Manna lo ha confermato nei colloqui individuali con i membri della rosa – tuona – mi hanno detto che se fosse pervenuta alla società un’offerta congrua, sarebbe stata presa in considerazione e di conseguenza valutata la cessione”. Sarà un’estate infuocata all’ombra del Vesuvio. Le parole di Giuffredi gettano benzina sul fuoco. ribadisco che andremo avanti per la nostra strada, continuerò a lavorare per far sì che il giocatore vada via da Napoli”. Certo che Antonio Conte non poteva arrivare in una situazione peggiore. Tra ex scudettati in partenza e altri che vogliono andare via, non si comincia certo sotto una buona stella.