“No, io alla Juventus non ci vado”. Eppure si poteva fare | La Signora ha preso il due di picche
Molti colpi messi a segno dalla Juventus nell’ultimo periodo. Ma c’è anche un clamoroso due di picche alla Signora. Si poteva fare.
John Elkann chiama, Giuntoli risponde. Si è preso oneri e onori il Director Football della Juventus, impalmato, nell’ormai iconica lettera agli investitori, dall’amministratore delegato della Exor di rifare il trucco alla Signora: meno apparisce ma più deliziosa.
Da giugno a settembre, in pochi più di cento giorni, Cristiano Giuntoli ha rivoluzionato la Juventus, mettendo alla berlina gli esuberi che non rientravano nel progetto tecnico affidato a Thiago Motta, l’erede di Max Allegri, abbassando il monte ingaggio.
Senza togliere quella competitività che è insita nel dna bianconero. Dagli addii di Alex Sandro e Adrien Rabiot a parametro zero, al trasferimento di Federico Chiesa al Liverpool fino all’affare Wojciech Szczesny, in tutti i sensi.
Giuntoli lo ha praticamente accompagnato fuori dalla Continassa, ha risparmiato con una buonuscita e si è ritrovato 4 milioni di euro senza far nulla: galeotto l’infortunio di Ter Stegen, il Barcelona ha bussato a casa Szczesny, che ha risposto, facendo scattare la clausola esistente nell’accordo di rescissione.
Di fatto il passaggio di Szczesny con gli azulgrana eviterà ai bianconeri il pagamento della seconda rata della buonuscita concordata con l’ex numero uno polacco nel momento della risoluzione del contratto: due milioni netti, quattro lordi (già versata invece la prima tranche da 2,5 milioni), non pochi un bel regalo per il club bianconeri.
Tanti sì
Ma Giuntoli non ha soltanto abbassato il monte ingaggi della Jvue in pochi mesi, ha saputo confezionare tanti regali per Thiago Motta. Da Douglas Luiz (non un granché finora) a Khephren Thuram, passando per Nico Gonzalez e perfino Koopmeiners per cui l’ex Napoli è riuscito (con l’aiuto dell’olandese) ad abbattere il muro dell’Atalanta.
Per il futuro ha già in mente un signor colpo, a prescindere se Vlahovic resterà o meno a giugno. Si chiama Jonathan David, è in scadenza di contratto con il Lille e ha già fatto sapere che non rester. C’è da battagliare con Inter e Milan, ma si può fare.
C’è chi dice no
Tanti sì s’è preso Giuntoli, continuando la tradizione di appozzare dalla Fiorentina, una nemica sportiva giurata da tempo immemore ma con la quale si tratta che è una bellezza. Tanti gli esempi: da Cuadrado a Vlahovic passando per Federico Chiesa, last but not least Nico Gonzalez. Eppure c’è chi le ha detto no.
“Non andrò mai alla Juventus”. Si è fatto tanti nuovi amici a Firenze Dodò, uno dei papabili investimenti della Signora, che ha giurato, a quanto pare, amore eterno alla Viola. ha già tinto due volte i capelli di viola, aprile 2023 e maggio 2024, ha chiamato il cane Viola, ha fatto nascere il secondo figlio Filippo a Firenze. Con quel no ha definitivamente conquistato tutti.