Nati oggi: Xavi Hernàndez, il regista del Barcellona dei record
Il 25 gennaio 1980, a Terrassa, in provincia di Barcellona, nasce Xavier Hernández Creus, per tutti, semplicemente, Xavi. Entra nelle giovanili del Barcellona a 11 anni, e in blaugrana costruirà una carriera pazzesca. Dal 1997 al 1999 gioca nel Barcellona B, la seconda squadra del club, ma già nella stagione 1998/1999 mette insieme le prime presenze con i grandi. Arriva subito la vittoria della Liga, e piano piano si fa largo in un centrocampo, quello del Barcellona, ricco di talento. Nella stagione 2001/2002, complice la partenza di Guardiola, suo futuro allenatore, diventa il faro della mediana, guidando il Barcellona fino alle semifinali di Champions League. Ormai, Xavi Hernàndez è già tra i migliori interpreti del gioco, per visione di gioco e spiccate doti tecniche che lo portano, naturalmente, a fare sempre la giuocata giusta un tempo di gioco prima degli avversari.
La stagione della svolta, per lui e per la squadra, è la seconda con Frank Rijkaard in panchina, la 2005/2006. Dopo il secondo posto dell’anno precedente, i meccanismi sono ormai oliati, dalla cantera si impongono un certo Messi e Andrès Iniesta. Per il Barcellona sarà una stagione eccezionale, culminata con il triplete: Copa del Rey, Liga e Champions League. Sfortuna vuole, però, che il contributo di Xavi Hernàndez sia limitato alla prima parte di campionato. A dicembre, infatti, subisce un grave infortunio ai legamenti, che lo terrà lontano dal campo per oltre quattro mesi. Le due stagioni successive non portano altri trofei, ma tutto cambia nell’estate del 2008, quando ala guida del Barça arriva Pep Guardiola.
Nella prima stagione in panchina, arriva subito il secondo triplete della storia blaugrana, e Xavi Hernàndez mette in archivio la sua stagione migliore in carriera. Alla fine, metterà a segno 33 assist, guadagnandosi anche il premio di migliore in campo nella finale di Champions League vinta contro il Manchester United. Nella classifica del Pallone d’Oro 2009, arriva terzo, dietro a Messi e Cristiano Ronaldo. Negli anni successivi vince altre due Champions League, e quando lascia il Barcellona, nel 2015, con la fascia di capitano al braccio, in bacheca ne conta quattro, insieme a otto Liga, sei Supercoppe di Spagna, tre Coppe del Rey, due Supercoppe Uefa, due Mondiali per Club. E un’altra serie di record personali che hanno segnato la storia del Barcellona, ma che verranno presumibilmente superati da un certo Messi al termine di questa stagione.
La carriera di Xavi Hernàndez, però, non si limita al Barcellona. Tralasciando i quattro anni all’Al-Sadd, dove ha chiuso la carriera da calciatore nel 2019, è con la maglia della Nazionale che ha scritto un bel pezzo di storia del calcio. Con la Roja ha messo insieme 133 presenze e 13 reti, conquistando due titoli Europei, nel 2008 e nel 2012, e un Mondiale, nel 2010. Titoli che, comunque, non gli hanno mai portato il Pallone d’Oro, giusto riconoscimento a uno dei migliori centrocampisti della storia del calcio.