Nati oggi: Willy Sagnol, vicecampione del mondo del 2006
Come ogni Bleus sceso in campo contro l’Italia il 9 luglio 2006 a Berlino, Willy Sagnol desta ricordi felici. La finale della Coppa del Mondo persa dalla Francia, però, è forse l’unica grande delusione patita dal terzino nato il 18 marzo 1977 a Saint-Etienne. Cresciuto nella squadra della sua città, con cui esordisce in Ligue 1 nella stagione 1995/1996, nell’estate del 1997 passa al Monaco. Nel 2000 vince il campionato francese con i monegaschi, attirando su di sé le attenzioni del Bayern Monaco, che lo porta in Baviera per poco più di 6 milioni di euro.
Con la maglia del Bayer Willyy Sagnol si afferma come uno dei migliori terzini del mondo, tanto da guadagnarsi il soprannome di “Flankengott“, il Dio dei cross. Vive nove anni in Baviera, ma gli ultimi due saranno tormentati dagli infortuni, che lo terranno quasi ininterrottamente lontano dai campi. Al primo anno, alza al cielo la Champions League, al termine di una finale tiratissima contro il Valencia, risolta solo ai calci di rigore. In quella stessa stagione, arriva anche la vittoria in Bundesliga, la prima delle cinque totali, mentre a fine anno il Bayern Monaco vincerà anche la Coppa Intercontinentale, battendo il Boca Juniors per 1-0 nei tempi supplementari.
Con la maglia della Nazionale francese, Willy Sagnol esordisce alla fine del 2000, impossessandosi della fascia destra. Per i Bleus, Campioni del Mondo e d’Europa in carica, è un periodo di cambio generazionale. Sagnol, pur tra i 23 convocati, ai fallimentari Mondiali di Giappone e Corea non scenderà mai in campo. Andrà decisamente meglio quattro anni più tardi, in Germania, quando la Francia di Domenech batte Spagna, Brasile e Portogallo e vola in finale. Sulla sua strada, come ricordato all’inizio, l’Italia di Lippi, che ai rigori vendicherà, con gli interessi, la delusione dell’Europeo del 2000. Oggi, Willy Sagnol, dopo una carriera da allenatore iniziata nel 2013 nelle selezioni giovanili della Francia, siede sulla panchina della Georgia.