Il 5 gennaio 1952, a Ulma, città natale di Albert Einstein, nasce Uli Hoeneß. Da ragazzo, nelle fila del club cittadino del VfB Ulm, gioca come centrocampista offensivo, e nel 1969 passa al Bayern Monaco. A notarlo, è l’allenatore dei bavaresi, Udo Lattek, che lo lancia in prima squadra nella stagione 1969/1970. In campo troverà presto la sua dimensione come ala destra, spalla perfetta di Gerd Müller. Nelle otto stagioni da protagonista con la maglia del Bayern Monaco, Uli Hoeneß vince tre volte consecutive la Bundesliga, tra il 1972 e il 1974, ed altrettante la Coppa dei Campioni, tra il 1974 e il 1976.
L’Europa, in un certo senso, sarà un crocevia, nel bene e nel male, per la carriera di Hoeneß. Nella ripetizione della finale del 1974, contro l’Atletico Madrid, segna due reti nel 4-0 che consegna al Bayern Monaco la prima Coppa dei Campioni della sua storia. L’anno successivo, nell’atto finale contro il Leeds, invece, è costretto a lasciare il campo al 38′, toccato duro da un avversario. L’infortunio si rivelerà più grave del previsto, e accelererà di molto l’addio al calcio di Uli Hoeneß. La stagione 1975/1976 sarà a dir poco travagliata, ma le due stagioni successive torna a grandi livelli. Gli strascichi dell’infortunio, però, continuano a farsi sentire, e a metà della stagione 1978/1979, lascia la Baviera e si accasa al Norimberga. Gioca le sue ultime partite a marzo, per poi lasciare il calcio giocato a poco più di 27 anni.
Colonna del Bayern Monaco che domina in Germania e in Europa, Uli Hoeneß è protagonista anche con la maglia della Nazionale. Con la Germania Ovest scende in campo in 55 occasioni, tra il 1972 e il 1978, segnando 5 reti. Titolare nel centrocampo tedesco nella finale degli Europei del 1972, in Belgio, vinti dalla Germania in finale contro l’Unione Sovietica. Ed è in campo anche nella finale del Mondiale casalingo del 1974. che si conclude con la vittoria della Germania, in rimonta sull’Olanda di Johan Cruijff, passata in vantaggio su rigore, causato da un intervento di Uli Hoeneß proprio su Cruijff.
Dopo il ritiro, diventa direttore generale del Bayern Monaco per un lungo periodo, ricco di trofei e stabilità economica. Nel 2009 diventa presidente del club, fino al 2014, quando si dimette in seguito alle accuse di evasione fiscale. Nel 2016 viene eletto una seconda volta, carica che passa poi a Herbert Hainer nel 2019.