Nati Oggi: Sergio Goycochea
Il 17 ottobre 1963, in Argentina, nasce Sergio Goycochea, destinato a diventare uno dei peggiori incubi dei tifosi Azzurri. Si affaccia al grande calcio nel 1982, con la maglia del River Plate, con cui giocherà fino al 1988. Davanti a lui, nelle gerarchie, trova Nery Pumpido. È lui a difendere i pali del River che vince la sua prima Coppa Libertadores nel 1986. Ed è ancora Pumpido a relegare in panchina Goycochea nella prima storica Coppa Intercontinetale, vinta battendo 1-0 la Steaua Bucarest. Tra parentesi: Pumpido è anche il numero 1 della Nazionale Argentina che vince il Mondiale in quello stesso anno.
Per trovare spazio, nel 1988 Sergio Goycochea si trasferisce ai Millonarios, in Colombia, dove gioca finalmente titolare. E, soprattutto, entra stabilmente nel giro della Nazionale. Certo, davanti ha ancora il solito Pumpido, ma ai Mondiali italiani del 1990 succede l’imponderabile. Il titolare designato si infortuna nel corso della seconda partita, e Goycochea ha la chance, per la prima volta in carriera, di prendersi la scena. Occasione che sfrutta in pieno. Le sue parate saranno decisive per superare il Brasile agli ottavi di finale. Ma, ancora di più nei quarti di finale contro la Jugoslavia, che l’Argentina supera solo ai rigori, quando para i penalty di Brnović e Hadžibegić.
La notte magica di Sergio Goycochea è però quella della semifinale con i padroni di casa dell’Italia. È lui ad allungare la partita fino ai calci di rigore, un’altra volta, murando ogni tentativo azzurro. Ed è ancora lui ad ipnotizzare, dagli undici metri, prima Donadoni e poi Serena. In finale, però, il destino si fa beffardo: un rigore, generoso, concesso alla Germania, è fatale all’Argentina: lo calcia Brehme, angolatissimo, e Goycochea può solo sfiorarla …