Nati oggi – Raul Gonzalez Blanco: “El Siete” del Real Madrid
Prima di CR7 il Real Madrid ha annoverato tra le sue fila un altro numero 7 leggendario: Raul Gonzalez Blanco, più comunemente noto come Raul. L’attaccante spagnolo, nato il 27 giugno del 1977 a Madrid, passa quasi tutta la sua carriera sportiva nei “bianchi di Spagna”, collezionando 741 presenze e 323 goal con le “Merengue”. Secondo miglior marcatore della storia “blanca” alle spalle di Cristiano Ronaldo.
Raul vince tutto quello che c’era da vincere: 6 campionati, 3 Champions League e 2 coppe intercontinentali. La particolarità di questo attaccante leggendario del Real Madrid è che comincia la sua carriera nell’Atletico Madrid. Pedro, padre di Raul, è tifoso dei Cochoneros e lo fa firmare con il club di Jesus Gil. Con le giovanili dell’Atletico, esplode tutto il suo talento: realizza 146 reti in 67 gare ufficiali. Per problemi economici, il Presidente dell’Atletico Madrid abolisce le squadre giovanili facendo finire l’avventura di Raul con i “Cochoneros”.
Il Real Madrid non ci pensa due volte ad ingaggiare il giovane attaccante spagnolo, che con le squadre “Juvanil” del Real conferma le sue doti da cecchino. Così, il 6 settembre 1994,
Raul debutta con la prima squadra in un’amichevole con il Real Oviedo, debutto condito dall’assist per il goal di Butragueno. Il 29 ottobre del 1994 debutta in Liga contro il Real Saragozza, sconfitta per 3-2; anche qui realizza l’assist per il goal di Ivan Zamorano. La stagione 94-95 si chiude con il titolo di Campione di Spagna corredato da 9 goal, tra cui la prima marcature nel derby con l’Atletico.
Il 13 settembre del 1995 esordisce in Champions League contro l’Ajax, partita persa per 1-0; il 18 ottobre 1995 realizza le sue prime reti in Champions contro il Ferencvaros realizzando una tripletta e diventando il più giovane calciatore madridista a realizzarne una. Conclude la stagione con 19 goal nella Liga end uno in Coppa del Re.
La stagione 96/97, con l’avvento di Fabio Capello, realizza 21 goal in 42 partite e vince la sua seconda Liga. È nella stagione 97/98 che si consacra sempre più come uno degli attaccanti più grandi della storia vincendo ad Amsterdam la sua prima Champions League. In finale sconfigge la Juventus per 1-0 con goal di Mijatovic.
IL REAL GALACTICO
Il 1° dicembre del 1998 Raul è protagonista della vittoria in coppa Intercontinentale contro il Vasco da Gama realizzando il goal della vittoria. Nel 2000 vince la sua seconda Champions League nel derby contro il Valencia vinto per 3-0, torneo concluso con 10 goal e due assist, capocannoniere. Nel gennaio del 2000 partecipa al mondiale per club in Brasile.
Nella stagione 2000/2001 Raul, insieme a Luis Figo, è protagonista del 28° titolo della Liga con 24 goal ed è eletto miglior giocatore del campionato per la seconda volta, Pichichi. Nella stagione 2001/2002 vince la sua terza ed ultima Champions League vincendo 2-1 contro i tedeschi del Bayer Leverkusen. Un super goal di Zinedine Zidane dà la 9° Champions League alle “Merengue”.
La stagione 2002/2003 è una delle migliori per l’attaccante spagnolo: vince la Supercoppa europea contro il Feyenoord e la coppa Intercontinentale contro l’Olimpia di Asuncion.
Nel dicembre del 2002, con una doppietta al Lokomotiv Mosca raggiunge 200 goal nelle competizioni ufficiali con il Real Madrid e chiude la stagione in Champions con 9 goal, trascinando la sua squadra fino alla semifinale, poi eliminata dalla Juventus. Al termine della stagione, Raul viene nominato capitano dopo il ritiro di Fernando Hierro.
Le prime stagioni da capitano sono molto negative: Il Real subisce un crollo nella parte finale della stagione 2003/2004, perde coppa del Re, viene eliminato dal Monaco in Champions League e sperpera un vantaggio di 9 punti nella Liga. Ciò non gli impedisce di superare Alfredo Di Stefano realizzando il 50° goal in Champions contro l’Olympiakos.
L’INFORTUNIO
Il 19 novembre 2005 subisce il suo primo grave infortunio della carriera: lesione del menisco, della cartilagine e del legamento crociato del ginocchio sinistro. I medici decidono di adottare una terapia conservativa, in questo modo resta lontano dai campi solamente per 3 mesi. Torna in campo il 17 feb braivo 2006 contro l’Alaves. La stagione 2005/2006 termina con 5 goal realizzate.
Raul è il protagonista del 30° titolo della Liga del Real Madrid, stagione 2006/2007, trascinando la squadra soprattutto nel finale di stagione, sigla anche un goal nel “Clasico” d’andata contro il Barcellona; Si ripete nella stagione successiva vincendo il 31° titolo della storia madridista sotto la guida di Bernd Schuster siglando 18 goal e realizzando 5 assist, giovandosi della sintonia con il compagno d’attacco Ruud Van Nistelrooy.
Nelle ultime due stagioni madridiste, stabilisce nuovi record: L’11 novembre 2008, con la tripletta al Real Union al Real Union in Coppa del Re, raggiunge i 300 goal in camicetta blanca, il 31 gennaio 2009 eguaglia Alfredo Di Stefano siglando il goal numero 309 contro il Numancia, il 16 maggio 2009 gioca la partita numero 700 con il Real Madrid contro il Villareal.
Il 21 ottobre 2009 contro il Milan segna la sua 68° rete in Champions League raggiungendo Filippo Inzaghi, il 27 febbraio 2010 eguaglia contro il Tenerife le 524 presenze di Francisco Buyo e le 227 reti di Di Stefano. Il 24 aprile 2010 contro il Real Saragozza gioca la sua ultima partita con i bianchi di Spagna. Il 26 luglio 2010, con una conferenza stampa, annuncia l’addio al Real Madrid dopo 18 anni.
Gli ultimi 5 anni di carriera, Raul li ha passati tra Schalke 04, i qatarioti dell’Al Sadd, ed il New York Cosmos. Con i tedeschi dello Schalke vince la coppa di Germania e la Supercoppa, mentre vince il campionato in Qatar e negli Stati Uniti vince la North American Soccer League.