Il 18 gennaio 1971, a Santpedor, piccolo borgo in provincia di Barcellona, nasce Pep Guardiola, al secolo Josep Guardiola i Sala. Bandiera del Barcellona, prima da giocatore e poi da allenatore, oggi siede sulla panchina del Manchester City, ed è considerato uno dei migliori allenatori della storia. Entra nelle giovanili del Barcellona a 13 anni, e nel 1990 Johann Cruijff lo aggrega alla prima squadra. Nel 1992, giovanissimo, Pep Guardiola guida il centrocampo del Barcellona campione d’Europa, il dream team che a Wembley, contro la Sampdoria, conquista la prima Coppa dei Campioni della storia blaugrana. In quell’anno, così come nei due successivi, arriva anche la vittoria in Liga.
Terminato il ciclo dei vari Hristo Stoičkov, José Mari Bakero, Albert Ferrer, Ronald Koeman, Andoni Zubizarreta, Michael Laudrup, Pep Guardiola diventa capitano del Barcellona. Sotto la guida di Louis Van Gaal arrivano altre due vittorie in Liga, nel 1998 e nel 1999. Nel 2001, l’esperienza di Pep Guardiola in blaugrana è al capolinea: lascia la Catalunya dopo 382 presenze e ogni genere di trofeo vinto. In mezzo, un solo Mondiale giocato con la maglia della Nazionale, quello del 1994 in Usa. Con la maglia della Spagna non ha avuto fortuna, fermato sul più bello dagli infortuni, che non hanno permesso a Pep Guardiola di partecipare ai Mondiali del 1998 e del 2002.
Dopo la Spagna, sceglie l’Italia, accettando a sorpresa l’offerta del Brescia di Corioni e Carlo Mazzone, dove trova Roberto Baggio. Dopo una buona stagione va alla Roma, ma nella Capitale gioca poco, e a gennaio del 2003 fa ritorno a Brescia. La carriera di Pep Guardiola è agli sgoccioli, e dopo una parentesi in Qatar e una in Messico, è tempo di togliere le scarpette e indossare la tuta. E, soprattutto, di fare ritorno a casa. A Barcellona diventa allenatore dalla squadra B nel 2007, conquistando subito la promozione in Segunda Divisiòn B. L’anno dopo, il presidente Joan Laporta lo sceglie per sostituire Frank Rijkaard. Alla sua prima stagione da allenatore, Pep Guardiola vince tutto: Liga, Champions League e Copa del Rey, bissando il triplete blaugrana di soli due anni prima.
Rimane alla guida del Barcellona fino al 2012, conquistando un’altra Champions League, nel 2010, e altre due Liga. In tutto, Pep Guardiola porta nella bacheca del Barça quattordici trofei, che ne fanno l’allenatore più vincente nella storia del club. Dopo un anno sabbatico, sceglie la Bundesliga e il Bayern Monaco per ripartire. In tre anni, ristabilisce l’egemonia bavarese sul campionato tedesco, vinto in tutti e tre glia anni, senza riuscire a portare in Germania la Champions League. Il cammino del Bayern Monaco si ferma per tre volte in semifinale, e nel 2016 arriva il momento di cambiare di nuovo.
L’annuncio, come da abitudine, arriva prima ancora del termine della stagione: Pep Guardiola allenerà l’ambizioso Manchester City. Che, manco a dirlo, sogna la Champions League per affermarsi come una delle realtà più vincenti del calcio europeo. La Premier League è iper competitiva, e nei suoi primi quattro anni l’allenatore catalano vince “solo” due volte il campionato, tre la Coppa di Lega e una la Coppa d’Inghilterra. La Champions, invece, resta ancora una chimera: il Manchester City, in questi anni, non ha mai superato i quarti di finale.