Certi nomi lasciano un’impronta indelebile nella storia. Si parlerà di loro per sempre, in un omaggio perpetuo che – per chi li ha vissuti – assume quasi un legame spirituale. Uno di questi è Paolo Maldini. Oggi 26 giugno 2022, l’attuale direttore tecnico del Milan compie 54 anni. Paolo Maldini è stato il simbolo incrollabile, non solo della storia del Milan, ma di un’epoca calcistica profondamente diversa da quella attuale. Un’era di valori differenti, di simbiosi con i colori della propria squadra e di ossequio impareggiabile per il ruolo del ‘capitano’. Paolo Maldini appartiene ad un cenacolo di uomini immortali di questo sport.
Oltre all’immensa caratura dell’uomo, è impossibile non ricordare anche le straordinarie doti tecniche di colui che ha militato tra le file dei rossoneri dal 1984 al 2009. Una storia di successi: 7 scudetti, 1 Coppa Italia, 5 Champions League, 5 Supercoppe Italiane, 5 Supercoppe Europee, 2 Coppe Intercontinentali e 1 Mondiale per Club. L’anno scorso è stato inserito nel Dream Team del Pallone d’Oro selezionato dalla rivista France Football. Una delle ultime bandiere del calcio, un modo di essere a 360 gradi, portando la stazza morale in campo insieme ai piedi unici da campione.
La sua storia è legata indissolubilmente ai colori del Mila, in un vero e proprio retaggio trasmessogli dal padre Cesare e che, adesso, spera di ricevere il figlio Daniel, classe 2001 cresciuto nel vivaio rossonero. Il 5 agosto 2018, 9 anni dopo l’addio da calciatore, Paolo Maldini è tornato nel Milan nella veste di dirigente, crescendo sotto l’ala dell’ex compagno Leonardo. Con l’addio del brasiliano, di ritorno al Psg, Maldini ha assunto la carica di direttore tecnico il 14 giugno 2019. Dopo sette anni, il Milan è riuscito a tornare in Champions League alla seconda stagione di Maldini da massimo dirigente dell’area tecnica. Nella stagione successiva, quella appena terminata, il Milan è tornato a laurearsi Campione d’Italia ad undici anni di distanza dall’ultima volta. Un obiettivo. Oggi come allora: portare il Milan nell’élite del calcio europeo e mondiale. Quell’elitè in cui, il nome Maldini, risuona come una preghiera.