Nati Oggi: Manuel Rui Costa, O Maestro che ha incantato Firenze

Manuel Rui Costa

(Mandatory Credit: Grazia Neri/ALLSPORT)

Il 29 marzo 1972, a Lisbona, nasce Manuel Rui Costa, uno dei calciatori portoghesi di maggior talento della storia.

Manuel Rui Costa
(Mandatory Credit: Allsport UK /Allsport)

Manuel Rui Costa, la carriera

Cresciuto nelle giovanili del Benfica, dove entra a nove anni, sotto la supervisione di un certo Eusebio, debutta in prima squadra nel 1991. La stagione precedente era andato a farsi le ossa in Seconda Divisione, nelle fila del Fafe, dove segna sei reti. Numero dieci dalla straordinaria visione di gioco, più che con i gol parla con gli assist, mandando in rete i suoi compagni con eccezionale continuità e facilità. Nel Benfica, in tre stagioni, conquista una Coppa di Portogallo e un Campionato. Nell’estate del 1994, dopo essere stato vicino al Barcellona, accetta l’offerta dell’ambiziosa Fiorentina di Cecchi Gori.

A Firenze, con Gabriel Omar Batistuta formerà un binomio inscindibile, capace di far sognare i tifosi Viola. La classe di Manuel Rui Costa, al servizio dell’argentino, diventa una miscela impressionante. La Fiorentina vive stagioni memorabili: nel 1996 vince la Coppa Italia e la Supercoppa Italia, e nel 1999 si piazza al terzo posto. Che vale la qualificazione in Champions League, dove il portoghese trascina i suoi fino alla seconda fase a gironi. Il cammino della Viola è ricco di soddisfazioni: batte l’Arsenal a Londra e il Manchester United al Franchi, dove costringe il Barcellona ad uno spettacolare 3-3.

Quella, però, sarà anche l’ultima stagione in cui Rui Costa giocherà al servizio di Batistuta, che nell’estate del 2000 passa alla Roma. Le casse del club toscano piangono, e dopo una stagione da capitano, culminata con la Coppa Italia, il portoghese passa al Milan, per 85 miliardi di lire. A Firenze è la fine di un’epoca, per “O Maestro” l’inizio di un ciclo vincente alla corte di Carlo Ancelotti. In rossonero, dove trova la concorrenza di Kakà e Rivaldo, segna pochissimo, ma dà comunque un contributo pesante in termini di assist alla conquista della Champions League del 2003 e del Campionato del 2004.

Nel 2006, risolto il contratto che lo legava al Milan, torna a casa, al Benfica, dove chiude la carriera nel 2008. Con la maglia del Portogallo ha vinto l’Europeo Under-21 nel 1991. In Nazionale maggiore ha messo insieme 94 presenze e 26 reti, disputando un solo Mondiale, quello del 2002. Appena appese le scarpette al chiodo, Rui Costa è diventato direttore sportivo del Benfica, incarico che ricopre ancora oggi.