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Nati oggi: Luìs Oliveira, brasiliano adottato dalla Sardegna

Il 24 marzo 1969, a São Luís, in Brasile, nasce Luìs Oliveira. Cresciuto in una famiglia poverissima, nelle favelas della città, tira i primi calci ad un pallone nelle giovanili del Tupan. Nel 1984, l’episodio che cambierà la sua vita. Un osservatore argentino, in cerca di giovani talenti da portare in Europa, lo convince a fare un provino, e gli apre le porte del Vecchio Continente. Dopo una serie di amichevoli, in cui brilla come miglior giocatore del torneo, lo compra l’Anderlecht, con cui esordisce nel massimo campionato belga nel 1987. L’ambientamento, come avrà modo di raccontare qualche anno più tardi, è difficilissimo, specie per ragioni climatiche. Ma dopo un paio d’anni, ecco che il talento di Luìs Oliveira deflagra in tutto il suo potenziale.

Nella stagione 1989/1990 diventa titolare inamovibile nello scacchiere tattico dell’Anderlecht, diventando, come seconda punta, sempre più prolifico. La stagione successiva conquista il campionato, e questo gli dà la possibilità, dopo aver esordito in Coppa Uefa e Coppa delle Coppe, di giocare anche in Coppa dei Campioni. L’Anderlecht arriva fino alla fase a gironi che qualifica le due finaliste, battendo persino la Sampdoria, finalista del torneo. Al termine della stagione, nell’estate del 1992, arriva la chiamata del Cagliari, che lo porta in Serie A.

Luìs Oliveira, che anni prima aveva ottenuto la cittadinanza belga, in Sardegna trova immediatamente la sua dimensione. Sarà uno dei giocatori più amati della sua epoca, e nel 1994, sotto la guida di Bruno Giorgi, sfiora la finale di Coppa Uefa. Sarebbe stato un traguardo storico per il Cagliari, che dopo aver eliminato la Juventus ai quarti di finale si arrende nel ritorno all’Inter. Dopo un’altra grande stagione, la più prolifica in termini di reti, nel 1996 va alla Fiorentina, diventando, per tre stagioni, la spalla ideale di Gabriel Omar Batistuta.

In Viola vince il suo unico trofeo in Italia, la Supercoppa Italiana del 1996, e nel 1999 decide di tornare a Cagliari. Dopo una sola stagione, però, Luìs Oliveira, per tutti “Lulù”, cambia ancora, e si trasferisce al Bologna, per quella che sarà la sua ultima annata in Serie A. Dal 2001 scende di categoria, andando al Como, in Serie B, con cui segna caterve di gol. Catania, Foggia, Venezia, Lucchese e Nuorese saranno le ultime tappe della sua carriera professionistica, che finisce nel 2010. Oliveira ha giocato anche 31 volte con la maglia del Belgio, tra il 1992 e il 1999, segnando 7 reti e partecipando al Mondiale del 1998.

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Published by
Francesco Lionetti