Nati oggi: Liam Brady, irlandese che incantò l’Italia

Liam Brady Arsenal 1980

(Photo by Allsport/Getty Images)

Il 13 febbraio 1956, a Dublino, nasce Liam Brady, uno dei più grandi giocatori che l’Irlanda abbia mai regalato al calcio. Cresciuto calcisticamente tra due club della città, il St. Kevin’s Boys e l’Home Farm, a 13 anni si fa notare dagli scout dell’Arsenal. Nel 1970, così, prende armi e bagagli e si trsferisce a Londra. La politica dei Gunners, all’epoca, era chiara: coltivare in casa i campioni del futuro. Nelle giovanili, infatti, Liam Brady, cresce insieme a David O’Leary, Frank Stapleton, Graham Rix, John Matthews e Richie Powling. Un gruppo che, nel 1973, sarà promosso in blocco in prima squadra.

Dopo un primo anno di apprendistato, Liam Brady prende in mano le chiavi del centrocampo dell’Arsenal, e non le lascerà più fino al 1980. Non è un periodo glorioso, per i Gunners, che in quel periodo vincono solo una FA Cup, pur disputando tre finali consecutive, tra il 1978 e il 1980. Anno in cui i londinesi arrivano anche in fondo alla Coppa delle Coppe, cedendo però in finale agli spagnoli del Valencia. In estate, con la riapertura al tesseramento dei calciatori stranieri decisa dal calcio italiano, Liam Brady passa alla Juventus. A Torino rimane due stagioni, vincendo altrettanti scudetti, ma nel 1982 non viene confermato nella rosa bianconera, che al suo posto prende Michel Platini.

L’irlandese si trasferisce così alla Sampdoria, dove gioca due ottime stagioni, che convincono l’Inter a puntare su di lui. In nerazzurro rimane dal 1984 al 1986, quando chiude la sua esperienza italiana con la maglia dell’Ascoli. Nel 1987, dopo sette anni in Italia, decide di tornare in Inghilterra, dove chiude la carriera con la maglia del West Ham, nel 1989. Con la maglia dell’Irlanda Liam Brady ha giocato per 15 anni, mettendo insieme 72 presenze, senza partecipare mai ad una fase finale di un Europeo o di un Mondiale. Dopo la fine della carriera agonistica, ha ricoperto diversi ruoli dirigenziali all’Arsenal, oltre a quello di assistente di Trapattoni sulla panchina della Nazionale Irlandese.