Nati Oggi: Joan Gamper, fondatore del Barcellona
In Svizzera
Il 22 novembre 1877, a Winterhur, in Svizzera, nasce Hans-Max Gamper Haessig. Appassionato di sport, dal ciclismo al rugby, si innamora presto del calcio, e a 18 anni è capitano del Basilea, prima di passare, nel 1897, allo Zurigo. All’epoca, ovviamente, il calcio era ancora uno sport non professionistico, che in buona parte d’Europa muoveva appena i primi passi.
L’arrivo a Barcellona
Nel 1898, Hans Gamper va a Barcellona, di ritorno da un giro d’affari in Africa, dove aveva interessi nel commercio di zucchero. In Catalunya vive lo zio Emili Gaissert, e la sua visita diventa presto un lungo soggiorno. Trova impiego prima al Crédit Lyonnais, poi alla Compagnia Ferroviaria Sarria e come editorialista sportivo e, soprattutto, riprende a giocare a calcio.
La nscita del Futbol Club Barcelona
Lo snodo della sua vita, e in un certo senso di quella del calcio spagnolo, arriva l’anno successivo. Il 22 ottobre 1899 pubblica sulla rivista Los Deportes – che ha contribuito a fondare – un annuncio per formare una squadra di calcio. La risposta è entusiasta, scrivono in tantissimi, e il 29 novembre nasce formalmente il Futbol Club Barcelona. Le maglie, a strisce verticali rosse e blu, per molti sono un omaggio alla divisa del Basilea, prima squadra di Gamper, ma non ci sono riscontri in tal senso.
Intanto, il giovane svizzero impara il catalano, e decide di cambiare il suo nome in Joan, così come lo conosciamo oggi. Ha ancora 22 anni, e nonostante sia stato a tutti gli effetti il fondatore del club insieme ad appassionati inglesi, svizzeri e catalani – si limita al ruolo di consigliere, dedicandosi più che altro a giocare a calcio, almeno fino al 1903.
Alla presidenza del club
Qualche anno dopo, nel 1908, Joan Gamper diventa per la prima volta presidente del club, all’epoca sull’orlo del fallimento, incapace di fare il salto di qualità. Per prima cosa, nel 1909, raccoglie da diversi industriali della città i fondi necessari per costruire il primo stadio del Futbol Club Barcelona. Un impianto da 6.000 posti che diventerà ben preso insufficiente ad accogliere il numero crescente di tesserati. Nel 1922, i blaugrana si spostano a Les Corts, impianto che verrà ampliato dai 20.000 ai 60.000 posti, e che sarà la casa del club fino al 1957.
I successi sportivi
A livello sportivo, Joan Gamper nel 1917 chiama in panchina l’inglese Jack Greenwell. In campo si vedono campioni come Paulino Alcántara (145 reti tra il 1918 e il 1917), Sagibarbá, Ricardo Zamora, Josep Samitier, Félix Sesúmaga e Franz Platko. Sono i protagonisti del primo ciclo vincente del Barcelona, che porta in bacheca 11 Campionat de Catalunya e 6 Cope del Rey, unico trofeo nazionale esistente all’epoca.
La tragedia
È in questo momento, all’apice della sua presidenza, che la storia di Joan Gamper incrocia la tragedia. Il 24 giugno 1925 i tifosi del Barcelona fischiano l’inno spagnolo, applaudendo invece il God Save the Queen eseguito dalla Marina Reale Britannica in visita ufficiale. La dittatura di Primo de Rivera accusa Joan Gamper di promuovere il nazionalismo catalano, chiude Les Corts per sei mesi. Non finisce qui: il Governo espelle Joan Gamper, che torna in Svizzera. L’anno successivo, la sua richiesta di rientrare in Spagna viene accolta, ma ad una condizione: che non intrattenga alcun rapporto con il Futbol Club Barcelona.
È un colpo terribile, che sprofonda Gamper nella depressione, se possibile acuita dalla crisi economica del 1929, che ne erode il patrimonio. Così, il 30 luglio 1930, il giorno della finale del primo Campionato Mondiale di calcio della storia, decide di farla finita, sparandosi un colpo di pistola nel suo appartamento.