Nati Oggi: Jairzinho
Il 25 dicembre 1944, nel giorno di Natale, a Rio de Janeiro, nasce Jair Ventura Filho, da tutti conosciuto come Jairzinho. Cresciuto nelle giovanili del Botafogo, poteva giocare indifferentemente come tre quartista o ala destra. Veloce e magnifico nel dribbling, era proprio da esterno che riusciva a dare il meglio. Quella con il Glorioso è una lunghissima carriera, nella quale mette insieme 413 presenze e 186 reti. Ancora oggi, è il sesto marcatore del club, dove, simbolicamente, aveva raccolto l’eredità, pesantissima, di Garrincha.
Nel 1974, ormai quasi a fine carriera, Jairzinho, nonostante un contratto ricchissimo che lo lega al Botafogo, tenta l’avventura europea, in Francia. Firma con l’Olympique Marsiglia, con cui rimane una sola stagione. Segna 9 reti in 18 presenze ma, accusato di aver aggredito un guardialinee, lascia la Francia e fa ritorno in Brasile. Ha 31 anni, ma sa essere ancora decisivo. Nell’unico anno giocato con la maglia del Cruzeiro, infatti, vince la sua unica Copa Libertadores, da assoluto protagonista, segnando 12 reti in 12 partite. Gli anni successivi, giocherà tra Ecuador e altri club sudamericani, compreso un breve e fugace ritorno al Botafogo.
La storia, però, Jairzinho la scrive con la maglia della Nazionale del Brasile. Che veste 82 volte, segnando la bellezza di 35 reti. Di cui 7, pesantissimi, al Mondiale in Messico del 1970. Che il Brasile, ovviamente, vince, più con i gol di Jairzinho che con quelli di Pelé. A farne le spese, in finale, è l’Italia, forse la più bella della storia, quella di Riva e Boninsegna, e della staffetta tra Mazzola e Rivera. Che si inchina a un Brasile di un altro livello. Finisce 4-1 per i carioca, Jairzinho sigla il gol della sicurezza, quello del 3-1 che indirizza definitivamente la finale. In quel momento, si consacra come uno dei migliori giocatori al mondo, e alla fine, in Messico, solo Gerd Müller segnerà più reti: 10.
Jairzinho a certe vette, non tornerà più, e ai Mondiali del 1974 in Germania, che il Brasile chiuderà al quarto posto, segnerà solo due reti, chiudendo così la sua lunga carriera in Nazionale, iniziata nel 1964.