Nati oggi: in Italia scoppia il caso del Totonero
Non proprio come un fulmine a ciel sereno, ma di certo con una forza a dir poco eclatante, il 23 marzo 1980 sul calcio italiano deflagra lo scandalo del Totonero. O del calcioscommesse, che dir si voglia. Al termine della 24esima giornata, direttamente sui campi di calcio, al termine di alcune partite, ci fu un gran tintinnio di manette. Tredici alla fine furono i giocatori arrestati, in diretta televisiva su 90° Minuto. Tutto era partito da una denuncia di Massimo Cruciani, commerciante, e Alvaro Trinca, ristoratore. Entrambi scommisero su partite di Serie A combinate da alcuni giocatori della Lazio, con i quali si erano messi in contatto. Eppure, non tutti i risultati concordati si erano verificati, tanto che Cruciani e Trinca persero somme importanti.
Tornando a quel 23 marzo 1980, il giorno in cui il calcio italiano precipita nella spirale del Totonero, le manette scattarono per i giocatori Stefano Pellegrini dell’Avellino, Sergio Girardi del Genoa, Massimo Cacciatori, Bruno Giordano, Lionello Manfredonia e Giuseppe Wilson della Lazio. Ma anche Claudio Merlo del Lecce, Enrico Albertosi e Giorgio Morini del Milan, Guido Magherini del Palermo, Gianfranco Casarsa, Mauro Della Martira e Luciano Zecchini del Perugia. Altri ricevettero ordini di comparizione, tra cui Paolo Rossi del Perugia, Giuseppe Dossena e Giuseppe Savoldi del Bologna, e Oscar Damiani del Napoli. Il 23 dicembre 1980 tutti gli indagati vennero prosciolti, ma calciatori e squadre pagarono in sede di giustizia sportiva con pene pesantissime.
La Lazio e il Milan finirono in Serie B, per i rossoneri era la prima volta nella loro storia. Paolo Rossi non poté disputare gli Europei del 1980 con la Nazionale a causa della squalifica. Pino Wilson, bandiera della Lazio, nonostante l’amnistia del 1982, dopo la vittoria della Nazionale ai Mondiali di Spagna 1982, decide di ritirarsi, sia dal calcio giocato che da qualsiasi altro incarico. Comunque la si guardi, per l’Italia il Totonero è stato un momento di passaggio e di presa di coscienza collettiva, capace di alzare il coperchio su un sistema corrotto.