Nati oggi: Iker Casillas, bandiera madrilena

foto BEATRIZ GUZMANx

Iker Casillas nasce il 20 maggio 1981 a Móstoles, nella comunità autonoma di Madrid, da genitori di origini basche. Considerato uno dei migliori portieri al mondo, la sua carriera è stata per lungo tempo legata al Real Madrid. Nel 1990, a 9 anni entra nel settore giovanile dei Blancos, e lascia la camiseta nel 2015, quando ne ha compiuti 34. A 16 anni la sua prima chiamata in prima squadra, dove siede in panchina nella sfida di Champions contro il Rosenborg. Bodo Illgner, portiere titolare l’anno precedente con Capello, era infortunato e Casillas fece da secondo a Santiago Canizares. Due anni dopo, nel 1999, scalza dalle gerarchie il veterano tedesco, campione del mondo di Italia ’90, e diventa titolare del Real a 18 anni. In quella stessa stagione, diventa campione d’Europa battendo il Valencia di Cuper nella finale di Champions League, e due settimane dopo esordisce con la nazionale spagnola.

Casillas è stato ininterrottamente titolare del Real Madrid e della nazionale iberica dal 2002. In quell’anno, l’infortunio di Canizares lo fa diventare prima scelta ai mondiali di Corea e Giappone. E sempre in quell’anno, l’allenatore dei madrileni Del Bosque lo esclude per scelta tecnica per qualche partita, a causa di uno scarso stato di forma. Sarà l’ultima esclusione tecnica di Casillas fino al 2013, con Mourinho in panchina. In nazionale, della quale è captiano dal 2006, invece rimarrà titolare fino a Euro 2016, dove sempre Del Bosque (stavolta in veste di CT) gli preferisce David De Gea. Con le Furie Rosse vince due europei e un mondiale, totalizzando 167 presenze.

Casillas nel 2015 rescinde il contratto e passa al Porto, con il quale gioca 5 stagioni prima del ritiro. L’addio di Casillas al Real fu maturato in seguito alle ultime stagioni tribolate, nelle quali vide il suo posto da titolare messo in discussione più volte. Mourinho e Ancelotti lo alternarono con Adan, Keylor Navas e Diego Lopez, seppur sempre lasciandogli i galloni da capitano. Nonostante questo, l’annuncio della fine della sua esperienza madrilena fu un momento profondamente commovente. Nelle file dei blancos vince 18 trofei in 16 anni, tra cui 3 Champions League, una Coppa Intercontinentale e un Mondiale per Club. In Portogallo vince un ulteriore trofeo, il campionato 2017-2018. Si ritira trentanovenne a seguito di un infarto miocardico, accadutogli nel maggio 2019.