Il 19 ottobre 1921, nella città svedese di Umeå, nasce Gunnar Nordahl. Fino al 1949, gioca nel campionato svedese, segnando caterve di gol: prima con la maglia del Degerfors, poi con quella dell’IFK Norrkoping. La ribalta, però, la conquista nel 1948, quando trascina la Svezia alla medaglia d’oro nelle Olimpiadi di Londra. Dopo 149 reti in 172 partite in patria, a gennaio del 1949 sbarca a Milano, sponda Milan. In realtà, Nordahl era stato opzionato dalla Juventus di Gianni Agnelli, che gli preferì poi il danese Ploeger.
La storia, però, sa essere impietosa: Ploeger chiude la sua unica stagione in bianconero con una rete, mentre Nordahl resta sotto la Madonnina fino al 1956, segnando in tutto 221 reti. Ancora oggi, lo svedese, scomparso nel 1995 ad Alghero, è il miglior marcatore della storia del Milan. Maglia con cui ha vinto per ben 5 volte la classifica cannonieri – un record – e due volte il campionato italiano, nel 1951 e nel 1955.
Nell’estate del 1956 passa alla Roma, dove rimane per due stagioni, chiudendo la sua parentesi in Serie A con un bottino di 225 reti. Ancora oggi, è il terzo bomber più prolifico di sempre, dietro solo a Silvio Piola e Francesco Totti, ma in molte meno stagioni nella massima serie. Il suo record di reti nei tornei a girone unico (35) – che risale alla stagione 1949/1950 – è rimasto imbattuto fino al 2016, quando è stato superato dai 36 di Gonzalo Higuain, eguagliato la scorsa stagione da Ciro Immobile.
Con la Nazionale svedese ha giocato 33 volte, segnando 43 reti, una media superiore ad un gol a partita, che ne fanno il terzo marcatore di sempre, dietro a Zlatan Ibrahimović e Sven Rydell.