Luigi Riva, detto Gigi, nasce a Leggiuno, in provincia di Varese, il 7 novembre 1944. Ma la sua storia, è legata a doppio filo a quella del Cagliari, dove gioca praticamente per tutta la carriera. In Sardegna arriva giovanissimo, nel 1963, con i sardi in Serie B, diventa leggenda nel 1970, quando lo scudetto finisce, per la prima volta, nell’isola.
Ma andiamo con ordine, e partiamo dalla definizione che ne dà il grande Gianni Brera: Rombo di tuono. Tanto basta per capire che tipo di giocatore fosse: attaccante potente, dotato di un tiro micidiale, ma anche di una tecnica sopraffina. Difficile persino fare paragoni. Mancino naturale, amava partire da sinistra e stringere verso la porta, veloce, ottimo dribbling, ma anche alto e fisico. A cavallo tra gli anni Sessata e Settanta, era probabilmente l’attaccante più forte del mondo.
Con il Cagliari tornato in Serie A nella stagione 1964/1965, inizia anche l’ascesa nel grande calcio di Gigi Riva, che nel 1966/1967 si laurea per la prima volta capocannoniere, con 18 reti. L’anno successivo, trascina la Nazionale Azzurra alla fase finale dei Campionati Europei. Nella ripetizione della finale contro la Jugoslavia, a Roma, segna una delle due reti che regalano all’Italia il suo primomtrionfo continentale.
In questo momento, Gigi Riva è tra i migliori calciatori del mondo, e lo dice anche la classifica del Pallone d’Oro. Che sfiora nel 1969, arrivando secondo alle spalle di Gianni Rivera per 4 punti, mentre nel 1970 fu terzo dietro Gerd Müller e Bobby Moore.
Per la Nazionale è un periodo d’oro, ma il vero miracolo, Riva e compagni lo fanno in Sardegna: al culmine di una crescita lenta ed inesorabile, nel 1970 arriva lo storico scudetto del Cagliari. È il punto più alto della carriera di Rombo di Tuono, che qualche mese dopo, in Messico, sfiora anche il sogno Mondiale. Spento, però, dal Brasile, che dopo la partita più bella, la semifinale vinta 4-3 contro la Germania, passeggia sugli Azzurri: 4-1.
La carriera di Gigi Riva finisce al Cagliari, nel 1976, dopo aver detto più volte no alle offerte delle grandi squadre del Nord. È primo per reti segnate nella storia della squadra sarda (208 in 377 apparizioni), ma anche, e soprattutto, con la maglia della Nazionale: 35 reti in 42 partite.