Nati oggi: Gerard Piqué, colonna della difesa blaugrana
Il 2 febbraio 1987, a Barcellona, nasce Gerard Piqué. Catalano, non solo per la carta di identità, cresce nel settore giovanile del Barcellona, che lascia però nel 2004. Gioca ancora nel Barcellona B quando il Manchester United di Sir Alex Ferguson gli offre il suo primo contratto da professionista. Dopo un anno in Inghilterra, torna in Spagna, in prestito al Real Saragozza, dove gioca la sua prima stagione tra i professionisti, schierato al centro o davanti alla difesa. Al rientro a Manchester trova poco spazio in campionato, e nonostante la vittoria della Champions League, dove firma due reti, chiede la cessione. Alla fine, la spunta proprio il Barcellona, che riporta a casa Gerard Piqué.
Nel 2008, così, inizia la sua lunga storia in maglia blaugrana, conquistandosi subito un posto da titolare, al fianco del capitano Puyol. Da cui, negli anni, impara molto. La prima stagione è quella dello storico triplete di Pep Guardiola, e per Piqué è la seconda Champions consecutiva. Cui seguiranno una terza, nel 2011, e una quarta, nel 2015. A cui si aggiungono 8 Liga, l’ultima vinta nel 2019. Dal cuore della difesa blaugrana, Gerard Piqué non si sposta più, e quando Carles Puyol lascia il calcio giocato, prende il testimone di leader difensivo.
Non solo in maglia blaugrana, ma anche nella Nazionale Spagnola, dove con il rivale Sergio Ramos compone una delle coppie più solide di sempre. Nella finale del Mondiale 2010, contro l’Olanda, i tre giocano insieme, con il madridista schierato da terzino. Una cerniera impenetrabile, fondamentale per la vittoria del titolo, arrivato grazie alla rete di Iniesta nel secondo tempo supplementare. Due anni più tardi, Gerard Piqué è di nuovo al centro della difesa della Spagna, nella finale degli Europei stravinti (4-0) in finale contro l’Italia.
Fuori dal campo, la vita del difensore del Barcellona è tutt’altro che banale. Sostenitore dell’indipendentismo catalano, come tanti altri giganti dello sport, da Puyol a Guardiola, è finito spesso nel mirino dei nazionalisti spagnoli. La sua popolarità extra calcistica, invece, è dovuta più che altro al suo storico legame con la cantante colombiana Shakira.