Nati oggi: Finidi George, quando la Nigeria faceva sognare

Nati oggi: Finidi George, quando la Nigeria faceva sognare

Copyright: imago/Kicker/Liedel Finidi George

C’è stata un’epoca, neanche troppo lontana, in cui la Nigeria era l’astro nascente del calcio mondiale. Siamo all’inizio degli anni Novanta, ed il Paese africano vive un’epoca, calcisticamente, dorata. Che culmina nel biennio 1994-1996. Nel 1994, infatti, la Nigeria vince la Coppa d’Africa e sfiora i quarti di finale ai Mondiali di Usa ’94. Ci vorranno i tempi supplementari, all’Italia, per avere la meglio sulle Super Aquile. Una splendida epopea, con protagonisti come Jay Jay Okocha, Sunday Oliseh (passato anche per la Juventus), Daniel Amokachi e Finidi George, nato il 15 aprile 1971. Cresciuto calcisticamente in Nigeria, dove veste le maglie dei Calabar Rovers, dell’Iwuanyanwu e degli Sharks, arriva in Europa nel 1993.

A puntare su Finidi George è l’Ajax, che vede nell’ala nigeriana le qualità giuste per andare a completare una squadra giovane e praticamente perfetta. Se, come abbiamo raccontato, la Nigeria dominava il calcio africano, i lancieri, in quegli anni, dominano il calcio europeo. Tanto che, nel 1995, con una banda di ragazzi di talento vincono la Champions League, superando in finale il Milan. Il gol vittoria lo segna Kluivert, entrato nel secondo tempo al posto di Jari Litmanen. Dalla panchina esce anche un altro giocatore nigeriano, Nwankwo Kanu, ma a rileggere i nomi di quell’Ajax vengono i brividi. Al fianco del veterano Frank Rijkaard ci sono Davids e Seedorf, e poi i due De Boer, Blind, Reiziger, Van der Sar in porta.

E, appunto, Finidi George, titolare inamovibile fino al 1996, anno in cui sfiora una storica doppietta, perdendo solo ai calci di rigore contro la Juventus. Al termine della stagione, a causa dei limiti di età imposti alle rappresentative olimpiche, non farà parte della Nazionale nigeriana che sorprende l’Argentina di Zanetti, Simeone, Ortega e Crespo nella finale delle Olimpiadi del 1996 di Atlanta. In estate l’ambizioso Betis Siviglia lo porta in Spagna, dove giocherà fino al 2000, segnando 38 reti in 130 presenze. Resta in Spagna, e gioca una stagione con la maglia del Mallorca, dove chiuderà la carriera nel 2004, dopo una parentesi in Inghilterra, nelle finale dell’Ipswich Town.