Nati Oggi: Edwin van der Sar, il “Coniglio di Ghiaccio”

Nati Oggi: Edwin van der Sar, il “Coniglio di Ghiaccio”

(Photo by Lynne Cameron/Getty Images)

Il 29 ottobre 1970, a Voorhout, in Olanda meridionale, nasce Edwin van der Sar. Nei primi anni della sua carriera, difende i pali del modesto VV Noordvijk, arrivando al grande calcio solo nel 1990, quando lo mette sotto contratto l’Ajax. Van der Sar si fa notare per atletismo e sicurezza tra i pali, ma nelle gerarchie di Van Gaal il numero uno è Menzo. Riesce comunque ad esordire con la maglia dei lancieri, nel 1991, ma dovrà aspettare la stagione 1992/1993 per diventare titolare.

L’anno successivo, vince il suo primo Campionato in Olanda, che si aggiunge in bacheca alla Coppa Uefa del 1992. Il successo in Eredivisie gli apre le porte della Champions League, dove sfodera prestazioni eccezionali. Nel girone subisce appena due reti in sei partite, tenendo la porta inviolata conto il Milan, che affronterà anche nella finale di Vienna del 1995. Finisce 1-1, e le sue parate risulteranno decisive per riportare la Champions League ad Amsterdam.

L’anno successivo l’Ajax di Van der Sar arriva di nuovo in finale, ma a Roma, ai rigori, la spunta la Juventus. Intanto, arrivano alti due campionati olandesi: sono tre consecutivi, e dopo la “pausa” del 1997, arriverà anche il quarto, nel 1998. Nel 1999, al termine di una delle sue stagioni peggiori, almeno da un punto di vista numerico (51 reti subite in 46 partite), firma per la Juventus. I bianconeri lo pagano 17 miliardi di vecchie lire, ma l’impatto con la Serie A sarà difficile per il portiere olandese. Dopo un buon avvio, le incertezze, per non chiamarle papere, si sommano, e nel 2001 arriva il momento di cambiare aria.

Scegli la Premier, e l’ambizioso Fulham, con cui resta per quattro stagioni, fino a quando, nel 2005, non lo chiama, a 35 anni, il Manchester United. Con i Red Devils vive una seconda giovinezza, in sei stagioni vince un’altra Champions League, nel 2008, e quattro campionati inglesi, sempre da protagonista. Lascia il grande calcio nel 2011, dopo 130 presenze con la Nazionale olandese, di cui 11 ai Mondiali – sfiorando la finale nel 1998 – e 16 agli Europei.