Il 7 ottobre 1973 nasce Nelson de Jesus Silva, meglio noto come Dida. È stato senza dubbio uno dei più grandi portieri della sua epoca, ed uno dei migliori interpreti brasiliani del ruolo. Dotato di riflessi eccezionali e di una fisicità fuori dal comune, nel parare i rigori aveva forse la sua dote migliore.
In Brasile, cresce calcisticamente tra il piccolo ASA ed il Cruzeiro, dove sbarca a 18 anni. Esordisce nel grande calcio con il Vitoria, nella stagione 1992/1993, prima di tornare al Cruzeiro, dove resta fino al 1998. L’anno successivo lo comprano gli svizzeri del Lugano, ma lo girano subito in prestito al Corinthias. Ci resterà fino al 2002, anche se il suo cartellino nel frattempo è finito nelle mani del Milan.
Dida ha già 29 anni, età decisamente avanzata per il mondo del calcio, ma sfrutta appieno la possibilità che gli capita. Un infortunio all’anca di Abbiati, a inizio stagione, gli regala la titolarità, che non lascerà più. La prima stagione rossonera è indimenticabile: le sue parate ai calci di rigore nella finale contro la Juventus regalano al Milan la Champions League del 2003. La stagione successiva chiude con appena 20 reti subite in stagione, lo Scudetto, e la candidatura al Pallone d’Oro.
Nella stagione 2004/2005, sfiora sia lo Scudetto, arrivando secondo in Campionato, che la seconda Chamapions in maglia rossonera. Fatale è la rimonta subita nella finale di Istanbul contro il Liverpool. In quel momento, Dida è senza grandi dubbi il miglior portiere al mondo insieme a Buffon.
La parabola, però, inizia a farsi discendente. Cresce il numero di errori nelle stagioni seguenti, ma arriva comunque, e anche grazie a lui, la rivincita sul Liverpool. Nella finale della Champions League del 2007, ad Atene, il Milan supera i Reds 2-1, per il settimo alloro europeo dei rossoneri. Nel campionato 2007/2008, episodi, infortuni e papere si susseguono, e Dida perde il posto da titolare addirittura per l’australiano Kalac. La stagione successiva, il ritorno di Abbiati relega il brasiliano in panchina, rilanciato poi dall’ennesimo infortunio dell’italiano. La stagione 2009/2020, l’ultima in maglia rossonera, torna, dopo qualche incertezza iniziale, sui propri livelli. Diventa il secondo portiere per numero di presenze con il Milan, e secondo i giornali è secondo solo a Julio Cesar per prestazioni.
La sua esperienza con la Nazionale brasiliana, invece, è altalenante, e almeno in parte sfortunata. Ai Mondiali di Francia del 1998 è convocato come terzo portiere, nonostante le tante presenze messe insieme sin dal 1996. Nel 1999 diventa finalmente il titolare della selezione Verdeoro. Posto che perderà però nel 2001, partecipando così ai vittoriosi Mondiali di Giappone e Corea del 2002 come secondo di Marcos. Nel 2006 in Germania, è finalmente il primo portiere, ma in quei Mondiali, pur incassando appena due reti in cinque partite, il Brasile esce ai quarti di finale, battuto dalla Francia. Dida, così, lascia la Nazionale in quello stesso anno, dopo 90 presenze e qualche rimpianto.