Nati oggi: Bobby Moore, capitano dell’Inghilterra del 1966

Bobby Moore

Bobby Moore

Il 12 aprile 1942, a Barking, nasce Robert Frederick Chelsea Moore, meglio conosciuto, più semplicemente, come Bobby Moore. Entra da ragazzo nelle giovanili del West Ham, con cui esordisce già a 17 anni, piazzandosi al centro della difesa. Una posizione dalla quale non lo schioderà più nessuno per i 16 anni a venire. Non era il classico difensore roccioso e fisico, al contrario, basava tutto sulla capacità di leggere l’azione ed anticipare l’attaccante. Elegante e corretto, diventa, anche per le generazioni a venire, un punto di riferimento ed una pietra di paragone nell’interpretazione del ruolo. Ci mette poco anche a conquistare un posto in Nazionale: la prima apparizione è datata 20 maggio 1962, contro il Perù.

Una prestazione che vale a Bobby Moore la convocazione, e la titolarità, ai Mondiali del Cile, in cui l’Inghilterra si inchina ai quarti di finale al Brasile di Pelé. Pochi mesi dopo, diventerà capitano dell’Inghilterra, ad appena 21 anni. La stagione 1963/1964 regala ai tifosi del West Ham il primo trofeo della loro lunga storia: la FA Cup, conquistata a Wembley dopo aver battuto in finale il Preston North End. La stagione successiva, a chiudere il cerchio, lo stesso stadio farà da cornice alla vittoria della Coppa delle Coppe. In finale gli Hammers battono i tedeschi del Monaco 1860, grazie alla doppietta di Sealey.

Per Bobby Moore è un momento magico, che si conclude con il successo più ambito e atteso, da un Paese intero in realtà. Nel 1966 la Coppa del Mondo si gioca per la prima volta in Inghilterra, un’occasione unica per dare l’assalto al trono del Brasile di Pelé. In finale, in realtà, l’Inghilterra trova la Germania Ovest, e il Brasile, clamorosamente, non si qualifica neanche per i quarti fi finale. Per strada, gli inglesi, fanno fuori prima l’Argentina, poi il Portogallo di Eusebio.

In uno Wembley straripante, di fronte a quasi 100.000 persone, l’Inghilterra parte male e va sotto dopo pochi minuti. A propiziare il pareggio, è una punizione di Bobby Moore, che trova Sir Geoff Hurst, autore del pareggio. Al 78′ Martin Peters porta avanti gli inglesi, riacciuffati all’89’ da Wolfgang Weber. Una beffa. Ma nei tempi supplementari si scatena Sir Geoff Hurst, autore di altre due reti, al 101′ e al 120′, ancora su assist di Bobby Moore. La Coppa Rimet, ricevuta dalle mani della Regina Elisabetta II, sarà l’apoteosi di una carriera che, alla fine, lo vedrà al West Ham fino al 1974.

Lasciata da un anno la Nazionale, dopo 108 presenze, va al Fulham, prima di volare negli Stati Uniti, dove giocherà a San Antonio e Seattle. Muore nel 1993, a causa di un cancro all’intestino, e poco dopo la sua scomparsa il south bank del campo del West Ham, il vecchio Boleyn Ground di Upton Park, viene intitolato a Bobby Moore.