Nati Oggi: Arturo Vidal, il guerriero di San Joaquìn
Arturo Vidal nasce il 22 maggio 1987 a San Joaquín, un sobborgo di Santiago del Cile. Secondo di sei fratelli, tre maschi e tre femmine, cresciuti dalla madre Jaqueline dopo che il padre Erasmo lasciò la famiglia quando Vidal aveva cinque anni, è noto come Guerriero, soprannome che a suo dire ben gli si addice «per il mio modo di giocare, per come interpreto le partite», nonché come King Arturo.
Vidal è un jolly capace di ricoprire in campo le posizioni più diverse, tuttavia è come centrale che si esprime al meglio, risultando efficace sia nella fase di copertura sia in quella offensiva. Molto valido come incontrista, gode di un buon senso della posizione, ed è molto abile nei compiti di rottura e recupero palla sulla mediana. Dribbling e corsa gli permettono invece ottime azioni in conduzione del pallone, e nel suo ventaglio di abilità non manca la fase di rifinitura. Dotato di buoni fondamentali, sa farsi valere anche nel colpo di testa ed è dotato di un gran tiro da fuori. Tutte queste qualità lo portano a essere considerato uno dei migliori centrocampisti della sua generazione, nonché tra i più forti calciatori cileni della storia.
Cresciuto calcisticamente nel Colo-Colo, il Bayer Leverkusen gli mette gli occhi addosso nel 2007. Rudi Völler, volato in Cile per Humberto Suazo, vede giocare Vidal e lo porta in Europa. Nei quattro anni in Bundesliga si afferma come centrocampista di livello, chiudendo in crescendo con 13 gol nell’ultima stagione. Passa alla Juventus in piena rifondazione, dove trova Antonio Conte, e si impone come elemento chiave della rinascita bianconera, all’inizio di un ciclo di vittorie quasi decennale. In 4 anni vince quattro scudetti, due supercoppe e una Coppa Italia, e diventa un centrocampista totale capace di trovare il gol con grande continuità. Ne fa 48, nelle 171 presenze a Torino.
Nel 2015 passa al Bayern Monaco e poi nel 2018 al Barcellona, due squadre con le quali riesce a portare a 8 i titoli nazionali vinti consecutivamente, in tre campionati differenti. E quest’anno con il ritorno in Italia è tornato a vincere lo scudetto, seppur non da protagonista, con la maglia dell’Inter.
Al suo palmares vanno aggiunte due Copa America con il Cile nel 2015 e nel 2016, nazionale dove conta 119 presenze e 32 reti.