Napoli-Venezia, le parole di Conte: “Non firmo per traguardi minimi”
L’allenatore del Napoli Antonio Conte è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Venezia, in programma domani alle 15:00 e valido per la 18ª giornata di campionato.
Chiudere il 2024 con una vittoria e provare a restare a distanza minima dall’Atalanta o magari approfittare anche di un passo falso della Dea per provare il sorpasso in vetta alla classifica. Questo l’obiettivo del Napoli di Antonio Conte, alla ricerca della terza vittoria di fila nell’ultima gara dell’anno e con i partenopei che ospitano un Venezia che naviga in zone basse, ma che è in un buon periodo di forma. Di seguito tutte le dichiarazioni del tecnico dei campani.
Napoli-Venezia, le parole di Conte alla vigilia: “Noi dobbiamo fare punti e non avere rimpianti, questo è l’obiettivo. Loro da non sottovalutare, se non batti squadre più deboli la colpa è la tua”
“Se guardiamo il bicchiere mezzo pieno devo pensar solo al primo tempo col Genoa. Poi la partita va analizata tutta, come abbiamo fatto sempre. Abbiamo lavorato e abbiamo analizzato tutta la partita. E siccome ribadisco che ho dei ragazzi molto responsabili e autocritici, prendiamo il secondo tempo col Genoa come un motivo per continuare a migliorare. C’è già la voglia di farlo, ma avendo degli spunti diventa più sempilice cercare di alzare il livello“.
“A non non piace mai firmare per traguardi minimi. Poi ognuno di noi sa benissimo quali sono i propri obiettivi e da dove si sta partendo. Ma io non fimerei mai per un quarto posto. Noi dobbiamo continuare a fare quello che stamo facendo, sapendo che abbiamo fatto 38 punti finora e che sono tanti, considerato da dove partitvamo. Inevitabile che vogliamo confermarci e c’è da migliorare. C’è solo un mezzo: lavorare con serietà, voglia e abnegazione. Sempre come stiamo facendo e con cose positive, ma che possiamo migliorare“.
“Speriamo inanzitutto di chiudere il 2024 cercando di regalare una gioia ai nostri tifosi e a noi stessi, per festeggiare bene la fine dell’anno. Inevitabile che sono stati cinque mesi molto intensi. Dei mesi che comunque sono stati vissuti a manetta. C’è un ambiente bellissimo e passionale, ed è inevitabile che allenare in una piazza come Napoli ti dia molto. Ma è anche una piazza molto impegnativa. Sono molto contento di questi mesi: l’obiettivo nostro e dei ragazzi sarà di non avere nessun rimpianto. Che si possa vincere o perdere, noi in ogni partita dobbiamo uscire con la consapevolezza di avere dato tutto e di non aver nessun rimpianto“.
“Tutto è possibile. Tutti i calciatori possono far parte del nostro 11. Poi sappiamo bene che ci sono delle situazioni di equlibrio di squadra e che vanno valutate, anche in base all’avversario. Ci sono tante valutazioni da fare. Stiamo parlando di calciatori (Neres e Kvaratskhelia ndr) che possono determinare durante la partita. Prima o poi arriverà anche il momento in cui li vedrete giocare assieme. Io non boccio nessuno: ieri Politano ha avuto un problema intestinale, ma oggi si è allenato. Faremo valutazioni, e sicuramente possiamo variare soluzioni e lo faremo“.
“L’insidia maggiore nella partita contro il Venezia è quella di calare la concentrazione e di essere disattenti dal periodo di feste. Il fatto di pensare di affrontare la penultima è di avere una vittoria facile, mi farebbe arrabbiare molto. Hanno una loro organizzazione e hanno i loro concetti che abbiamo studiato, e dovremo cercare di metterli in atto e andarci a prendere 3 punti che sarebbero fondamentali per noi. Questi punti poi ci serviranno in futuro“.
“Ancora non è finito il girone d’andata quindi fare calcoli mi sembra azzardato. Poi ognuno pensa quello che vuole. Mancano due partite per finire il girone d’andata, quindi ci sono ancora 63 punti a disposizione da prendere. È prestissimo. Noi dobbiamo cercare di fare punti partita dopo partita, e dare fastidio. Stiamo lavorando tanto e dobbiamo continuare a crescere“.
“L’obiettivo sarebbe quello di allungare il minutaggio della qualità del nostro gioco. Noi dobbiam c apire che partita dobbiamo giocare, e lì dobbiamo migliorare. Dobbiamo capire che le partite cambiano e quindi adeguarci alla nuova dimanica che si può presentare. Ma fa parte del processo di crescita. Riconoscere la partita che cambia è un aspetto da dover migliorare e su cui lavorare“.
“Inevitabile che quando inconrri square che sulla carta sono inferiori a te, tu la devi vincere se no vuol dire che hai avuto mancanze. Quando incontri squadre che sono di un livello leggermente più basso al tuo, lì dipende da te e la partita la devi fare te e devi andare a prenderti i 3 punti e senza cercare scuse o alibi“.
“Lukaku è uno dei 21 giocatori di movimento della rosa. Lui è uno che adesso è al top della forma. Quindi non dobbiamo aspettare altro. Le aspettative su di lui sono più alte rispetto ad altri giocatori. Un giocatore di spessore internazionale e che crea aspettative importanti e che lui deve gestire. Ma deve continuare così. Ognuno di noi porta delle aspettative delle cose del passato e deve confermarle anche in futuro“.
“Dal punto di vista del mercato ho già risposto. Il mercato è una questione che non affronto qui, perché ci pensa il club. Il club deciderà se c’è da cambiare o fare qualcosa. Spetterà al club. L’unica cosa che ho chiesto è di continuare ad avere 21 giocatori in rosa. L’unica cosa è quella. Perché penso sia il minimo da avere“.
“La Serie A ha alzato il livello negli ultimi anni. Questo perché anche rispetto alla Premier League siamo migliorati nell’intensità e abbiamo un aspetto tattico che è migliore dei campionati esteri. C’è stata un’evoluzione dal punto di vista calcistico, e lo trovi anche a livello europeo negli ultimi anni. Un campionato bello e difficile e oggi si è migliorati ancora“.