Napoli, Spalletti: “Lottiamo per diventare una squadra forte”

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(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Il Napoli di Spalletti domani pomeriggio alle 18:30 farà il suo esordio stagionale allo Stadio Maradona. I campani affronteranno la neo-promossa Monza di Stroppa. Luciano Spalletti ha presentato il match alla stampa. Ecco un estratto delle sue dichiarazioni raccolte e riportate dai colleghi di Tuttomercatoweb.

Napoli Spalletti
(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Napoli, le parole di Spalletti in conferenza

Lo schema di gioco e il nuovo innesto Raspadori: “Può farci pensare a qualcosa di diverso la completezza della rosa in generale. 4-3-3 o 4-2-3-1. Ci abbiamo già lavorato l’anno scorso, che ci sia Raspadori o meno è uguale per noi lavorare su tutti e due i moduli. Ci sono elementi che ci permettono entrambe le situazioni, l’idea Raspadori nasce dal fatto che può darci cose diverse da quelle che già abbiamo, noi abbiamo la possibilità di farle entrambe…”.

Sul mercato: “Abbiamo riempito le caselle che erano venute a mancare, capisco lo stupore di chi sosteneva che eravamo disposti ad allenare un Napoli senza calciatori, ma non era così ed era necessario mettere dentro quei giocatori. Nel concreto si lotta per diventare una squadra forte, un gruppo che si alleni sempre forte, equilibrato, con disponibilità forte come prima. Siamo gli stessi di prima con meno esperienza, meno presenze in Champions, in nazionale, meno probabilmente personalità, c’è da lottare per riacquistarle quelle qualità che Koulibaly aveva ed è dopo due giocatori il miglior giocatore nel ruolo della Premier. Se volete si fanno uno per uno, ma la società ha lavorato sicuramente bene, ha fatto un ottimo lavoro mantenendo l’attenzione sulle finanze, il lavoro che voleva fare. Quanto fatto dai giocatori l’anno scorso ha permesso alla società di fare questo lavoro in prospettiva”.

Spalletti e le nuove gerarchie in campionato dopo il mercato estivo

“Non lo so chi si è rinforzato di più. Hanno messo mano in tante, prendendo giocatori facendo valutazioni diverse da noi, ovvero attenzione ai costi e ringiovanire. Alcuni hanno comprato anche per vincere subito al di là della prospettiva del calciatore, questo fa pensare che la difficoltà nostra è far crescere la squadra e trovargli subito una personalità ed un valore. Tutte si sono rinforzate, Inter, Milan, Juventus tantissimo, la Lazio tanti giocatori, poi sul Monza, ha fatto tipo 13-14 acquisti, una squadra forte. Non si gioca semplicemente con una neo-promossa, ma gestita da persone altamente rappresentative del nostro calcio, hanno fatto la storia del nostro calcio. Solo dirigenti come Galliani potevano convincere gente di qualità come Ranocchia, Caprari, Sensi, Pessina, Petagna stesso che è uno che porterà la sua esperienza, andato via solo per l’esigenza di giocare di più ed era difficile trattenere. Per noi è stato un giocatore forte, un professionista, un ragazzo d’oro davvero e domani lo ringrazierò per tutto quello che mi ha dato, molto”.