Napoli, Spalletti: “Ho visto i calciatori sicuri e tranquilli”

Napoli, Spalletti: “Ho visto i calciatori sicuri e tranquilli”

(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Il Napoli di Luciano Spalletti è atteso a Glasgow, dove si giocherà la sfida con i Rangers. Dopo la super vittoria contro il Liverpool, gli azzurri vogliono dare una scossa al girone.

Napoli, Spalletti: “Dobbiamo giocare il nostro calcio e vedere se gli avversari sanno rispondere”

Con un giorno di ritardo – rinvio dovuto alla morte della Regina Elisabetta II -, il Napoli si gioca contro i Rangers una bella fetta di qualificazione. Dopo la scintillante vittoria contro il Liverpool, Luciano Spalletti vuole dare uno scossone al girone: “Il fatto di avere un giorno in più ti permette di cominciare a pensarci un pochino in anticipo sulla formazione, quando si gioca in modo così ravvicinato si può avere un pochino più di tempo“. Su ciò che aspetta i partenopei: “Qui il tipo di gara che sarà è piuttosto chiaro. Facciamo le sentite condoglianze a questo popolo per quanto accaduto. La loro storia viene trasferita nei 90′ delle partite, devi essere bravo a saper reagire a quella pressione emotiva, vocale e fisica. Saranno tante cose tutte insieme che ti vengono addosso. Conosco i miei calciatori, li ho visti disponibili e pronti a mettere a disposizione le loro qualità in qualsiasi contesto. Li vedo più sicuri e tranquilli di potersi giocare la gara, anche in una situazione come questa“.

Sugli avversari: “Loro subiscono questa differenza da quanto giocano in casa a quando giocano fuori. Questo tipo di stadio e di blasone di questi club diventa una spinta e una forza in più per i calciatori. Di fronte al loro pubblico è impossibile non avere reazioni superiori alla media, mi aspetto dunque una reazione superiore alle aspettative di una partita normale“. E sull’ambiente allo stadio: “Anche lo scorso anno abbiamo giocato gare in stadi con questa passione e questa passione esercitata dai tifosi avversari. C’è un modo per affrontare queste situazioni, ovvero tenere palla e dire ‘Ora si fa come dico io’. Se pensiamo di randellare e buttare via la palla, diventa difficile per 90 minuti. Bisogna giocare palla e vedere se l’avversario è bravo a fare quello che è il nostro calcio“.