Napoli, Spalletti a Dazn: “Lobotka è un giocatore stroardinario”
E’ terminata da pochi minuti la sfida tra Empoli e Napoli, hanno trionfato gli uomini di Spalletti per 2-0. Decisive le reti di Osimhen e all’autorete di Ismaijili: propiziato da un cross di Zielinski. I partenopei vincono anche questa partita, volano momentaneamente a +18 sull’Inter, impegnata domani alle ore 12;30 contro il Bologna di Thiago Motta. Per il Napoli, sarà una settimana di allenamenti e riposo. Gli azzurri si prepareranno in vista della gara di venerdì 3 Marzo contro la Lazio dell’ex, Maurizio Sarri, sfida valida per la venticinquesima giornata di Serie A. Di seguito, Luciano Spalletti analizza così ai microfoni di DAZN la prestazione del Napoli:
Napoli, Spalletti a Dazn: “Lobotka è straordinario”
“Far succedere quell’episodio (l’espulsione di Mario Rui, ndr) è sintomo di poca maturità, cozza con quanto fatto dalla squadra. Ma sono cose che a volte nel calcio ci stanno. L’essenziale è che gli altri si compattino e vadano avanti. C’è stata una reazione importantissima, nel secondo tempo soprattutto i centrocampisti hanno fatto una partita tosta, da facce di ca**o di quelle vere che vogliono portare a casa ad ogni costo il risultato. Lobotka? Viene esaltata la qualità quando la palla è in possesso, ma quando i centrocampisti vanno a sforare oltre la linea lui non riesci mai a saltarlo. Va addosso a tutti, a quelli più grossi, a quelli più altri. Ha questo fisico cubico che riesce a tener botta anche contro avversari di stazza superiore. E’ un gran calciatore. Noi all’Inter provammo a prenderlo, ma in quel momento l’Inter aveva il Fair Play Finanziario e non poteva fare acquisti. Il fatto che l’abbia visto poi uno sveglio come Giuntoli vuol dire che il ragazzo era sulla bocca di tutti i migliori direttori e non nell’intuizione di una sola persona. Osimhen? A fine primo tempo era arrabbiato anche con me, l’ho richiamato 2-3 volte, lui è venuto negli spogliatoi e ha detto ‘Ricordiamoci la partita dell’anno scorso, eravamo 2-0′. Ha comportamenti da leader, da calciatore con la mentalità corretta. Gli sono capitati poi un paio di palloni per fare un altro gol e ci è arrivato un po’ stanco proprio per la sua enorme disponibilità al sacrificio”.